Prevenzione Rischio

LA RICERCA – ABSTRACT

L’impiego della realtà immersiva e dei dispositivi di bioinformatica per la prevenzione degli incidenti sul lavoro in Italia

Gli incidenti sul lavoro rappresentano un grave problema sociale ed economico, che colpisce sia i lavoratori che le imprese, con conseguenze negative sulla salute, sulla produttività, sulla competitività e sullo sviluppo sostenibile. Secondo i dati dell’Inail¹, nel 2023 si sono verificati in Italia 1041 decessi sul lavoro, di cui 33 in occasione di lavoro e 12 in itinere, e 42.166 infortuni, di cui 36.414 in occasione di lavoro e 5.752 in itinere. Rispetto al 2022, si è registrata una leggera flessione dei casi mortali (-2,8%), ma un aumento degli infortuni (+6,8%). Tra i settori più colpiti, si segnalano l’industria e i servizi, con 39 decessi e 32.215 infortuni, e l’agricoltura, con 5 decessi e 1.685 infortuni. Tra le regioni più a rischio, si evidenziano il Nord-Ovest, con 17 decessi e 15.331 infortuni, il Nord-Est, con 10 decessi e 9.696 infortuni, e il Centro, con 8 decessi e 8.760 infortuni.

Per ridurre il fenomeno degli incidenti sul lavoro, è necessario adottare misure efficaci di prevenzione e protezione, che coinvolgano tutti gli attori coinvolti: datori di lavoro, lavoratori, organi di vigilanza, enti assicurativi, organismi di formazione, ecc. In questo contesto, le nuove tecnologie digitali possono offrire delle opportunità e delle soluzioni innovative, che sfruttino le potenzialità della realtà immersiva e dei dispositivi di bioinformatica.

La realtà immersiva è una tecnologia che permette di creare e sperimentare ambienti virtuali o aumentati, che simulano la realtà o la arricchiscono di elementi digitali, tramite l’uso di dispositivi come visori, cuffie, guanti, ecc.


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