La nostra storia

Giovanni Nicolini nel 1981 dà il via alla più grande rivoluzione nel mondo dei sistemi informatici e dei servizi, ma soprattutto porta avanti il senso umano della comunità e della tecnologia come servizio all’uomo

Il futuro è di chi ha un grande passato

Adriano Olivetti

1981, Olivetti M20

Since 1981

Una storia fatta di passione e impegno, così Giovanni Nicolini, figlio professionale di quello che fu il più grande degli industriali illuminati italiani, Adriano Olivetti, nel 1981 decise di avviare, fuoriuscendo dall’azienda che tutti i dipendenti e dirigenti storici chiamavano “La mamma Olivetti” nella quale era entrato ragazzino nel 1966 come “apprendista tecnico di macchine da scrivere”, quella che all’epoca sembrava essere una sfida impossibile, ovvero combattere con i giganti americani di IBM che avevano iniziato a concentrare la loro attività sui servizi con la Ibimaint, era il 1981.

Giovanni Nicolini, il fondatore all’esposizione universale con i prototipi Olivetti

Iniziò l’avventura con la sua creatura che chiamò Olimaint concentrandosi e rilevando attività di manutenzione in tutto il territorio, formando giovani, e affiancando quelli che al tempo erano i temerari programmatori che però abbisognavano di macchine sempre funzionanti e performanti, creò un’organizzazione antesignana, potremo definirla “decentralizzata” dove tutti operano nel bene della società in un raggruppamento di competenze sotto forme differenti ed in paesi differenti.

Gli “audaci dell’olivetti” così venivano chiamati i tecnici

Il tempo passava inesorabile e l’informatica è divenuta, come oggi sappiamo, il cuore pulsante della nostra società; a distanza di quarantadue anni la Olimaint, così chiamata in onore del suo mentore, affronta con forza e con tenacia le sfide del nuovo millennio e si fa protagonista di quello che oggi chiamiamo “rivoluzione digitale”. 

Tra queste, il fiore all’occhiello, un laboratorio di Ricerca e Sviluppo (unico nel suo genere in Italia) nel quale sono state sviluppate vere e proprie rivoluzioni come Shadow Sim, Argo e Galileo, e da ultimo la tecnologia VRO e l’avatar Biometrico (presentato al Senato della Repubblica nel maggio 2022) e le sue leggi istitutive che fanno da anima pulsante di questa nuova corrente di tecnologia libera che chiamiamo metaverso.

Come siamo oggi

L’innovazione, la sostenibilità e la formazione costituiscono i cardini di un ecosistema sempre più interconnesso, dove realtà diverse convergono per affrontare le grandi sfide del nostro tempo. In questo scenario, la Fondazione Olitec, l’Associazione Futuri Probabili, diretta da Luciano Violante, e l’Associazione Formazione Francescana Quinto Capitolo collaborano in una sinergia unica, che unisce la potenza della tecnologia avanzata con una visione umanistica e sociale.

La Fondazione Olitec, con il suo impegno nello sviluppo di tecnologie all’avanguardia, come l’intelligenza artificiale, la realtà immersiva e la bioinformatica, rappresenta il cuore pulsante dell’innovazione tecnica. Grazie alla sua capacità di integrare progresso scientifico ed etica, la Fondazione crea soluzioni che migliorano la qualità della vita e promuovono un futuro sostenibile.

L’Associazione Futuri Probabili, invece, si distingue per la sua visione multidisciplinare, che abbraccia tecnologia, umanità e sostenibilità. Sotto la guida di Luciano Violante, l’associazione esplora le potenzialità delle Civiltà della Terra, del Mare, dello Spazio e del Digitale, sviluppando progetti che anticipano e affrontano i grandi cambiamenti globali. Con un focus sulla formazione e la sensibilizzazione delle nuove generazioni, Futuri Probabili contribuisce a creare una società più consapevole e responsabile.

Infine, l’Associazione Formazione Francescana Quinto Capitolo porta avanti la missione di servizio verso il prossimo, ispirandosi ai valori di fraternità e semplicità di San Francesco d’Assisi. Attraverso iniziative come la distribuzione alimentare, realizzata in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare, e il Progetto Tech & Hope, che offre un futuro alle donne vittime di violenza, l’associazione promuove l’inclusione e il sostegno ai più deboli, con un approccio etico e solidale.

Queste tre realtà, pur agendo in ambiti distinti, condividono una visione comune: unire tecnologia, etica e umanità per costruire un futuro migliore. La loro collaborazione si traduce in progetti che integrano progresso tecnologico e riflessione sociale, dimostrando che l’innovazione può e deve essere al servizio della collettività. Questa sinergia rappresenta un esempio concreto di come la cooperazione tra diverse discipline e prospettive possa generare un impatto positivo e duraturo sulla società.

La Fondazione Olitec, con il suo impegno nel campo della Bioinformatica, Intelligenza Artificiale e Realtà Immersiva (BRIA), rappresenta il fulcro dell’innovazione tecnologica. I suoi progetti spaziano dall’applicazione delle tecnologie immersive in ambito sanitario alla formazione di giovani talenti, con un approccio che integra sostenibilità e progresso umano.

L’associazione Futuri Probabili, diretto dall’on. Luciano Violante, si propone di esplorare e anticipare scenari futuri complessi, offrendo soluzioni concrete alle trasformazioni sociali, culturali ed economiche. Questo progetto agisce come catalizzatore per la riflessione multidisciplinare, favorendo l’integrazione tra competenze tecnologiche e approcci istituzionali.

L’Associazione Formazione Francescana Quinto Capitolo, invece, si ispira ai valori francescani per promuovere il sostegno ai giovani più vulnerabili. Attraverso percorsi di formazione umana e professionale, l’associazione si impegna a offrire opportunità concrete a chi vive situazioni di disagio, insegnando loro mestieri che rispettano la purezza e la semplicità della vita francescana.

Queste tre realtà, pur agendo in ambiti apparentemente distinti, condividono una visione comune: utilizzare le risorse e le competenze a disposizione per costruire un futuro migliore, basato su principi di giustizia, inclusione e progresso sostenibile. La Fondazione Olitec, con le sue tecnologie avanzate, supporta il progetto Futuri Probabili nella creazione di scenari innovativi e sostenibili, mentre collabora con l’Associazione Quinto Capitolo per garantire che l’innovazione non lasci indietro i più deboli, ma diventi uno strumento di inclusione sociale.

Questa interconnessione dimostra che progresso tecnologico, riflessione istituzionale ed etica sociale possono convivere e prosperare insieme, generando un impatto trasformativo per le comunità e per la società nel suo complesso.

Dal 1 Gennaio 2025 tutte le attività svolte dagli attori qui descritti in Fondazione Leonardo saranno trasferite sotto la guida del presidente on. Luciano Violante in Futuri Probabili.

La nostra storia in reel

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