La Fondazione adotta un sistema di gradi associativi quale strumento interno volto a identificare ruoli, funzioni e responsabilità dei propri membri. Tali gradi hanno esclusiva validità nell’ambito delle attività fondazionali e non producono effetti giuridici né riconoscimenti al di fuori della Fondazione stessa; non conferiscono privilegi esterni e non possono essere assimilati o confusi con titoli, qualifiche o gradi propri delle Forze Armate, delle Forze di Polizia o di altri corpi dello Stato. Il loro disegno è definito con criteri di originalità e autonomia, attraverso l’utilizzo di simboli neutri e non tutelati, che non riproducono né richiamano stemmi, insegne o emblemi soggetti a protezione giuridica o di esclusiva pertinenza di enti pubblici. L’uso dei gradi associativi è consentito esclusivamente in contesti riconducibili alla vita della Fondazione e deve avvenire nel rispetto delle finalità statutarie, con l’obiettivo di garantire chiarezza organizzativa, efficacia gestionale e rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità fondazionale. È fatto espresso divieto ai membri della Fondazione di utilizzare tali gradi in contesti che possano generare confusione con uniformi o distintivi ufficiali, ovvero per finalità estranee alla vita fondazionale o tali da simulare autorità pubblica. Le modalità di attribuzione, progressione e revoca dei gradi associativi sono stabilite con apposito regolamento interno approvato dal Consiglio di Amministrazione, che ne disciplina l’applicazione pratica in coerenza con le disposizioni del presente articolo.

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