Benvenuti nel Forum della Fondazione Olitec. Questo spazio è stato creato per promuovere la trasparenza e facilitare la comunicazione tra la Fondazione Olitec e tutti coloro che desiderano entrare a far parte del nostro team, in particolare per il ruolo di Sales. Il nostro forum è uno strumento di dialogo aperto e costruttivo dove i candidati possono porre domande, condividere esperienze e ottenere risposte dirette sui vari aspetti del processo di selezione e sulle opportunità di carriera offerte dalla Fondazione.
All’interno del forum troverete topic dedicati ad argomenti specifici su cui potrete approfondire informazioni relative al ruolo, al processo di selezione e alla cultura aziendale della Fondazione Olitec. Inoltre, avrete la possibilità di caricare le vostre domande e consultare le risposte fornite ad altri quesiti posti dai candidati, creando così una rete di informazioni condivisa e trasparente.
Questo spazio è pensato anche per favorire la condivisione delle esperienze personali: potrete raccontare il vostro percorso e scoprire come altri candidati stanno affrontando questa opportunità. Vi invitiamo a partecipare attivamente, a rispettare gli altri membri della community e a mantenere un tono di dialogo collaborativo e positivo.
Il 18 novembre, nella cornice solenne della Chiesa di San Silvestro al Quirinale, la Fondazione Olitec e il Lions Club Toscana hanno celebrato la firma del loro patto di collaborazione con un evento dedicato alla formazione dei giovani e al futuro del Paese.
L’incontro ha mostrato quanto sia fondamentale investire sui giovani e creare alleanze tra scienza, educazione, società civile e mondo culturale. Tre figure hanno rappresentato questa unità ideale, Claudia Levi Montalcini per la scienza, Madre Immacolata Lauceri per la dimensione spirituale e comunitaria, e il Generale Di Serio, presente come rappresentante dell’Arma dei Carabinieri, portatore di valori come l’onore della Patria, la disciplina e la giustizia. Tre prospettive diverse ma complementari, riunite da una visione comune. L’evento è stato arricchito anche da un messaggio speciale: una lettera inviata dal Presidente Luciano Violante, che è stato letto da Nicolini.
Durante l’evento, uno dei cadetti ha avuto l’onore di rappresentare lla Fondazione Olitec con un breve intervento, sottolineando il valore della giornata e della collaborazione siglata.
Buongiorno,
Stimati ospiti, distinti membri del Lions Clubs International Distretto 108 La Toscana, rispettati colleghi della Fondazione Olivetti Tecnologia e Ricerca (OLITEC), onorevoli rappresentanti e amici. È un grande privilegio per noi cadetti di OLITEC essere qui davanti a voi, in questo luogo così significativo, la Chiesa di San Silvestro al Quirinale. Qui noi cadetti abbiamo avuto l’onore di tenere la nostra cerimonia di giuramento, un momento che ha segnato l’inizio del nostro percorso all’interno della fondazione.
Questa sera celebriamo un momento importante: la sottoscrizione del “Patto di Amicizia” tra il Distretto Lions 108 e OLITEC, sotto il progetto “Italia Futuro 2040” Una collaborazione fondata su valori condivisi: innovazione, comunità, eccellenza, e la convinzione che il futuro del nostro Paese si costruisca con i giovani. Ai Lions della Toscana, grazie per la vostra visione e il vostro impegno. A OLITEC, grazie per offrire una casa a tante menti curiose, una fondazione di ricerca e scoperta.
E a tutti gli enti e individui presenti questa sera: la vostra presenza dimostra che facciamo parte di qualcosa di più grande di noi stessi. Essere qui oggi, nello stesso spazio dove abbiamo preso il nostro giuramento, ha un significato profondo per noi cadetti. Questa chiesa non è solo un luogo storico, ma anche il simbolo del nostro impegno, dei valori condivisi e dei legami che si creano vivendo questa esperienza comunitaria quotidiana fianco a fianco.
Il nostro anno a OLITEC è stato molto più che un percorso di formazione tecnica: è stato un percorso di crescita e rafforzamento personale. La vita in comunità, le sfide quotidiane e la collaborazione tra noi cadetti ci hanno messo alla prova e hanno reso più forti e concreti i valori che già portiamo con noi: il lavoro di squadra, la resilienza, la dedizione e soprattutto l’ascolto. Abbiamo avuto l’opportunità di vivere in profondità l’importanza delle relazioni umane: i legami che si creano, la condivisione di momenti di studio, riflessione e anche di leggerezza, sono diventati parte integrante del nostro percorso.
OLITEC non è solo un luogo dove si apprendono competenze all’avanguardia, ma una realtà che trasforma, dove cresciamo insieme come individui e come comunità. I legami che si costruiscono qui sono forse la parte più importante del nostro percorso. Uno potrebbe sempre attribuire un prezzo o un valore finanziario alla conoscenza, alla preparazione tecnica e alle abilità, ma, anche se in una certa incoerenza semantica, il cosiddetto capitale umano è inquantificabile. Il “Patto di Amicizia” con i Lions sottolinea l’importanza di sostenere i giovani talenti e dare loro strumenti e opportunità per contribuire al futuro del nostro Paese. Questa collaborazione unisce il servizio alla comunità, l’eccellenza della ricerca e il percorso umano dei cadetti, e dimostra che innovazione e valori possono camminare insieme.
A tutti i presenti: grazie per credere in noi, per investire nel nostro potenziale e per sostenere una realtà che coniuga tecnologia, umanità e comunità. Che possiamo uscire da questo luogo ispirati non solo dal contesto storico e dalla bellezza che ci circonda, ma anche dalla consapevolezza che ciò che costruiamo insieme oggi avrà un impatto concreto sul futuro. Così come questa chiesa è stata custode e testimone di secoli di storia, anche noi siamo chiamati a lasciare un segno attraverso la conoscenza, la collaborazione e la responsabilità.
Massimiliano Nicolini ha spiegato l’importanza del percorso dei cadetti della Fondazione Olitec, giovani impegnati in una formazione basata su responsabilità, disciplina e spirito di servizio. “Sono ragazzi che possono aiutare il Paese a fare un salto avanti significativo”, ha sottolineato durante la cerimonia. L’obiettivo della Fondazione è chiaro: formare persone complete, capaci di utilizzare le proprie competenze con consapevolezza e dedizione, superando i confini delle otto case di formazione distribuite in Italia.
In occasione dell’inizio ufficiale dell’Accademia Marina Militare loro anno accademico, i cadetti della Fondazione Olitec parteciperanno alla cerimonia di apertura presso il loro sede a Livorno e uno di loro avrà l’onore di intervenire con un breve discorso, rappresentando la Fondazione e condividendo con i presenti la propria esperienza e la visione di un futuro in cui i giovani possano essere protagonisti del cambiamento. Grazie alla collaborazione con l’Accademia della Marina Militare, al termine del percorso di formazione presso la Fondazione Olitec, i cadetti avranno l’opportunità di partecipare al servizio riservato, mettendo in pratica le competenze acquisite durante il percorso che unisce disciplina, senso civico e preparazione scientifica. Al termine del percorso, potranno conseguire la laurea e accedere a ulteriori opportunità di crescita personale e professionale.
Il ruolo della Fondazione Olitec nel panorama internazionale è di grande rilievo. Nel mondo esistono solo tre centri dedicati alla formazione avanzata in bioinformatica applicata: uno in Italia e due negli Stati Uniti. Il centro italiano, in particolare, è già ai primi posti nelle classifiche internazionali per brevetti e pubblicazioni, segno della qualità e dell’impatto della ricerca prodotta.
La giornata nella Chiesa di San Silvestro ha rappresentato qualcosa di più di una semplice firma. È stato un gesto concreto di collaborazione tra due realtà il Lions Club Toscana e la Fondazione Olitec che condividono la volontà di sostenere i giovani e costruire un’Italia più preparata, più innovativa e più unita. In un tempo in cui spesso prevale la frammentazione, questo incontro ha dimostrato che quando persone, istituzioni e comunità scelgono di lavorare insieme, il Paese può davvero compiere passi importanti. Un patto che guarda avanti, affidando ai giovani la parte più preziosa del nostro domani.
Di Samina Sayeda
Il 18 novembre, nella cornice solenne della Chiesa di San Silvestro al Quirinale, la Fondazione Olitec e il Lions Club Toscana hanno celebrato la firma del loro patto di collaborazione con un evento dedicato alla formazione dei giovani e al futuro del Paese.
L’incontro ha mostrato quanto sia fondamentale investire sui giovani e creare alleanze tra scienza, educazione, società civile e mondo culturale. Tre figure hanno rappresentato questa unità ideale, Claudia Levi Montalcini per la scienza, Madre Immacolata Lauceri per la dimensione spirituale e comunitaria, e il Generale Di Serio, presente come rappresentante dell’Arma dei Carabinieri, portatore di valori come l’onore della Patria, la disciplina e la giustizia. Tre prospettive diverse ma complementari, riunite da una visione comune. L’evento è stato arricchito anche da un messaggio speciale: una lettera inviata dal Presidente Luciano Violante, che è stato letto da Nicolini.
Durante l’evento, uno dei cadetti ha avuto l’onore di rappresentare lla Fondazione Olitec con un breve intervento, sottolineando il valore della giornata e della collaborazione siglata.
Buongiorno,
Stimati ospiti, distinti membri del Lions Clubs International Distretto 108 La Toscana, rispettati colleghi della Fondazione Olivetti Tecnologia e Ricerca (OLITEC), onorevoli rappresentanti e amici. È un grande privilegio per noi cadetti di OLITEC essere qui davanti a voi, in questo luogo così significativo, la Chiesa di San Silvestro al Quirinale. Qui noi cadetti abbiamo avuto l’onore di tenere la nostra cerimonia di giuramento, un momento che ha segnato l’inizio del nostro percorso all’interno della fondazione.
Questa sera celebriamo un momento importante: la sottoscrizione del “Patto di Amicizia” tra il Distretto Lions 108 e OLITEC, sotto il progetto “Italia Futuro 2040” Una collaborazione fondata su valori condivisi: innovazione, comunità, eccellenza, e la convinzione che il futuro del nostro Paese si costruisca con i giovani. Ai Lions della Toscana, grazie per la vostra visione e il vostro impegno. A OLITEC, grazie per offrire una casa a tante menti curiose, una fondazione di ricerca e scoperta.
E a tutti gli enti e individui presenti questa sera: la vostra presenza dimostra che facciamo parte di qualcosa di più grande di noi stessi. Essere qui oggi, nello stesso spazio dove abbiamo preso il nostro giuramento, ha un significato profondo per noi cadetti. Questa chiesa non è solo un luogo storico, ma anche il simbolo del nostro impegno, dei valori condivisi e dei legami che si creano vivendo questa esperienza comunitaria quotidiana fianco a fianco.
Il nostro anno a OLITEC è stato molto più che un percorso di formazione tecnica: è stato un percorso di crescita e rafforzamento personale. La vita in comunità, le sfide quotidiane e la collaborazione tra noi cadetti ci hanno messo alla prova e hanno reso più forti e concreti i valori che già portiamo con noi: il lavoro di squadra, la resilienza, la dedizione e soprattutto l’ascolto. Abbiamo avuto l’opportunità di vivere in profondità l’importanza delle relazioni umane: i legami che si creano, la condivisione di momenti di studio, riflessione e anche di leggerezza, sono diventati parte integrante del nostro percorso.
OLITEC non è solo un luogo dove si apprendono competenze all’avanguardia, ma una realtà che trasforma, dove cresciamo insieme come individui e come comunità. I legami che si costruiscono qui sono forse la parte più importante del nostro percorso. Uno potrebbe sempre attribuire un prezzo o un valore finanziario alla conoscenza, alla preparazione tecnica e alle abilità, ma, anche se in una certa incoerenza semantica, il cosiddetto capitale umano è inquantificabile. Il “Patto di Amicizia” con i Lions sottolinea l’importanza di sostenere i giovani talenti e dare loro strumenti e opportunità per contribuire al futuro del nostro Paese. Questa collaborazione unisce il servizio alla comunità, l’eccellenza della ricerca e il percorso umano dei cadetti, e dimostra che innovazione e valori possono camminare insieme.
A tutti i presenti: grazie per credere in noi, per investire nel nostro potenziale e per sostenere una realtà che coniuga tecnologia, umanità e comunità. Che possiamo uscire da questo luogo ispirati non solo dal contesto storico e dalla bellezza che ci circonda, ma anche dalla consapevolezza che ciò che costruiamo insieme oggi avrà un impatto concreto sul futuro. Così come questa chiesa è stata custode e testimone di secoli di storia, anche noi siamo chiamati a lasciare un segno attraverso la conoscenza, la collaborazione e la responsabilità.
Massimiliano Nicolini ha spiegato l’importanza del percorso dei cadetti della Fondazione Olitec, giovani impegnati in una formazione basata su responsabilità, disciplina e spirito di servizio. “Sono ragazzi che possono aiutare il Paese a fare un salto avanti significativo”, ha sottolineato durante la cerimonia. L’obiettivo della Fondazione è chiaro: formare persone complete, capaci di utilizzare le proprie competenze con consapevolezza e dedizione, superando i confini delle otto case di formazione distribuite in Italia.
In occasione dell’inizio ufficiale dell’Accademia Marina Militare loro anno accademico, i cadetti della Fondazione Olitec parteciperanno alla cerimonia di apertura presso il loro sede a Livorno e uno di loro avrà l’onore di intervenire con un breve discorso, rappresentando la Fondazione e condividendo con i presenti la propria esperienza e la visione di un futuro in cui i giovani possano essere protagonisti del cambiamento. Grazie alla collaborazione con l’Accademia della Marina Militare, al termine del percorso di formazione presso la Fondazione Olitec, i cadetti avranno l’opportunità di partecipare al servizio riservato, mettendo in pratica le competenze acquisite durante il percorso che unisce disciplina, senso civico e preparazione scientifica. Al termine del percorso, potranno conseguire la laurea e accedere a ulteriori opportunità di crescita personale e professionale.
Il ruolo della Fondazione Olitec nel panorama internazionale è di grande rilievo. Nel mondo esistono solo tre centri dedicati alla formazione avanzata in bioinformatica applicata: uno in Italia e due negli Stati Uniti. Il centro italiano, in particolare, è già ai primi posti nelle classifiche internazionali per brevetti e pubblicazioni, segno della qualità e dell’impatto della ricerca prodotta.
La giornata nella Chiesa di San Silvestro ha rappresentato qualcosa di più di una semplice firma. È stato un gesto concreto di collaborazione tra due realtà il Lions Club Toscana e la Fondazione Olitec che condividono la volontà di sostenere i giovani e costruire un’Italia più preparata, più innovativa e più unita. In un tempo in cui spesso prevale la frammentazione, questo incontro ha dimostrato che quando persone, istituzioni e comunità scelgono di lavorare insieme, il Paese può davvero compiere passi importanti. Un patto che guarda avanti, affidando ai giovani la parte più preziosa del nostro domani.
Modello di vita, studio e servizio nella Fondazione
Definizione e visione
La comunità educativa è un ecosistema residenziale e laboratoriale che integra vita, studio e responsabilità. Non è solo un luogo, ma un progetto intenzionale di crescita umana e professionale fondato su fraternità, disciplina morale, rispetto e cooperazione.
FraternitàDisciplinaServizioTecnologie BRIA
Valori e ispirazione
Principi francescani di sobrietà e solidarietà, dignità della persona e diritto allo studio. La tecnologia è umanizzata per formare persone libere, competenti e responsabili.
Umano al centro
Norme di riferimento
Codice Civile (artt. 14–42 c.c.)
Consente alle fondazioni di perseguire scopi educativi e gestire strutture come convitti, campus e studentati in coerenza con lo scopo statutario.
D.Lgs. 117/2017 — Codice del Terzo Settore
Artt. 5–6: attività di interesse generale educative e formative
Comprendono istruzione, formazione professionale e percorsi comunitari di crescita personale, anche in forma residenziale.; art. 55: co-programmazione e co-progettazione con PA.
Legge 328/2000 — Sistema integrato di interventi sociali
Riconosce le comunità educative come strumenti di inclusione e prevenzione della dispersione, nel quadro del principio di sussidiarietà.
D.P.R. 616/1977
Attribuisce alle Regioni competenze su riconoscimento e sostegno a strutture educative private con finalità pubbliche e sociali.
Convenzione ONU Diritti del Fanciullo
Artt. 29 e 31: diritto ad un’educazione che sviluppi pienamente la personalità e i talenti in contesti che promuovano dignità e solidarietà.
Compliance trasversale
GDPR (UE 2016/679) per protezione dati; D.Lgs. 81/2008 per salute e sicurezza degli ambienti comunitari.
Struttura organizzativa
Direttore / Coordinatore Responsabile della disciplina, del regolamento e della gestione quotidiana.
Tutor e Formatori BRIA Guidano l’apprendimento tecnico e comportamentale; monitoraggio del percorso.
Educatori civici Custodi di fraternità, rispetto, inclusione, legalità e servizio alla comunità.
Cadetti Residenti o non residenti, selezionati e vincolati al giuramento e al regolamento interno.
Percorso tipo
Orientamento (3 mesi)
Accoglienza, studio del regolamento, fraternità, alfabetizzazione BRIA, sicurezza e privacy.
Addestramento (15 mesi)
Laboratori BRIA, project work, tirocinio interno, vita comunitaria assistita.
Studio accademico (fino a 36 mesi)
Laurea triennale in sincronia con l’addestramento: cybersecurity, informatica, IA.
Regolamento e responsabilità
Diritti e doveri, criteri di ammissione e permanenza.
Convivenza, turnazioni di servizio, decoro degli spazi comuni.
Salute, sicurezza (D.Lgs. 81/2008) e protezione dati (GDPR).
Finalità
Personale e civica: responsabilità, appartenenza, autonomia e spirito critico.
Inclusione e dignità: vitto/alloggio solidale, supporto psicopedagogico, accesso equo.
Riconoscimento e vigilanza
Comunicazione ad autorità competenti (Regione, Comune, Prefettura) con regolamento, piano educativo e organigramma. Possibile riconoscimento come struttura educativa o ente di formazione accreditato, con co-finanziamento pubblico. Vigilanza su sicurezza, igiene e qualità formativa affidata a organi territoriali e al Consiglio della Fondazione.
Lavoro Integrativo art. 16.2.1 Titolo VII
Nel caso in cui un allievo, cadetto o discente iscritto alla Fondazione Olivetti Tecnologia e Ricerca si trovi in comprovata condizione di difficoltà economica, tale da non poter sostenere in autonomia le spese di partecipazione al percorso formativo, e tale condizione sia dimostrata ogni oltre ragionevole dubbio, la Fondazione si impegna, compatibilmente con le risorse e le disponibilità locali, ad attivare una procedura di supporto attraverso l’inserimento lavorativo temporaneo.
A tal fine, l’interessato dovrà produrre una lettera formale di richiesta, corredata da una relazione dettagliata, contenente ogni elemento utile alla piena comprensione del contesto economico, sociale e familiare, e ogni documento ritenuto idoneo a comprovare la condizione dichiarata.
Qualora la richiesta venga accolta, la Fondazione potrà stipulare convenzioni operative con attività economiche del territorio circostante alla sede presso cui l’allievo risiede o è in formazione, privilegiando soggetti già aderenti alla rete associativa della Fondazione o che ne condividano valori e finalità.
Non è tuttavia garantito che la Fondazione sia in grado di individuare un’attività lavorativa compatibile con il percorso di studio, in quanto tale possibilità dipende dalle caratteristiche del territorio, dalle disponibilità del momento e dall’equilibrio con gli impegni formativi. L’attività lavorativa dovrà essere svolta esclusivamente al di fuori degli orari programmati di studio.
Le condizioni di lavoro saranno definite in modo trasparente e condiviso tra il cadetto, l’attività convenzionata e un delegato incaricato dalla Fondazione, che avrà il compito di supervisionare l’accordo e verificarne la regolarità e l’equità. Al socio cadetto sarà comunque richiesta unicamente la quota mensile prevista dal regolamento vigente, che potrà essere oggetto di riduzione o parziale compensazione in base agli accordi.
La Fondazione provvederà a monitorare con continuità l’esperienza lavorativa attivata, verificando l’aderenza ai parametri stabiliti e intervenendo in caso di criticità.
Il rifiuto ingiustificato di due proposte lavorative consecutive compatibili con il percorso formativo sarà motivo valido per l’esclusione dell’allievo dalla Fondazione, fatto salvo il diritto dell’interessato di presentare osservazioni scritte che saranno valutate in via preliminare dal Consiglio di disciplina della Fondazione.
Qualora il socio allievo cadetto decida di interrompere il percorso di studio all’interno della fondazione questo non lo esonera dal pagamento completo della quota qualora mantenga in essere il lavoro procuratogli dalla fondazione, in questo caso l’allievo autorizza sin da ora i datori di lavoro a versare per suo conto sino ad estinzione del debito totale le quote dovute direttamente alla fondazione.
Valori Mantenimento ISEE
La quota di mantenimento è relativa a vitto, alloggio, abbigliamento, attrezzatura di base condivisa, servizi domestici interni, viaggi e trasferte programmate per motivi di studio ed addestramento, partecipazione e fiere e congressi, partecipazione a seminari, materiali didattici, licenze ed accessi ai sistemi informativi e quanto altro descritto nel manuale del percorso.
Se invece vuoi usare la nostra intelligenza artificiale (GPT Olitec) e dialogare con lei puoi cliccare qui Avvia il GPT OLITEC
Arruolati
È il tuo momento. L’Italia ha bisogno di te.
Hai mai pensato di fare qualcosa di grande, che lasci un segno? Di mettere le tue capacità, la tua forza, la tua intelligenza e il tuo coraggio al servizio degli altri?
Arruolati oggi. Unisciti a chi ha scelto di non restare a guardare. Che tu sia uomo o donna, che tu venga da una grande città o da un piccolo paese, c’è un posto per te in una squadra che costruisce il futuro, protegge le vite, difende ciò che conta. Non è solo un lavoro. È una scelta di vita.
È l’inizio di un cammino che ti cambierà per sempre.