Forum

Benvenuti nel Forum della Fondazione Olitec. Questo spazio è stato creato per promuovere la trasparenza e facilitare la comunicazione tra la Fondazione Olitec e tutti coloro che desiderano entrare a far parte del nostro team, in particolare per il ruolo di Sales. Il nostro forum è uno strumento di dialogo aperto e costruttivo dove i candidati possono porre domande, condividere esperienze e ottenere risposte dirette sui vari aspetti del processo di selezione e sulle opportunità di carriera offerte dalla Fondazione.

All’interno del forum troverete topic dedicati ad argomenti specifici su cui potrete approfondire informazioni relative al ruolo, al processo di selezione e alla cultura aziendale della Fondazione Olitec. Inoltre, avrete la possibilità di caricare le vostre domande e consultare le risposte fornite ad altri quesiti posti dai candidati, creando così una rete di informazioni condivisa e trasparente.

Questo spazio è pensato anche per favorire la condivisione delle esperienze personali: potrete raccontare il vostro percorso e scoprire come altri candidati stanno affrontando questa opportunità. Vi invitiamo a partecipare attivamente, a rispettare gli altri membri della community e a mantenere un tono di dialogo collaborativo e positivo.

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Tecnologie BRIA e il futuro del management: visione strategica, intelligenza  artificiale e responsabilità umana.  

Di Gloria Shpijati

1. Introduzione  

L'impatto delle tecnologie BRIA si riflette trasversalmente su diversi ambiti della  società attuale. Tra queste, un ambito in particolare è sempre più influenzato ovvero  quello dei processi decisionali e operativi: elementi fondamentali per la competitività e  l'evoluzione delle imprese.

L'economia aziendale oggi si trova a dover costantemente affrontare queste  innovazioni. L'intelligenza artificiale non si limita a potenziare gli strumenti operativi delle  organizzazioni, ma mette in discussione le finalità stesse della leadership, della  strategia e del ruolo umano all' interno dei processi decisionali.  

Studiare oggi management, strategia e impresa significa dunque confrontarsi con una  domanda complessa: quale spazio avranno le competenze umane all'interno di un  contesto sempre più automatizzato? 

2. Il cambiamento in atto

Non si tratta di un semplice "aggiornamento tecnologico". Siamo di fronte a una vera e  propria trasformazione delle organizzazioni e del loro modo di gestire le decisioni  strategiche. All'interno delle aziende, l'intelligenza artificiale è ormai una presenza concreta e attiva:  dall'analisi predittiva alle strategie di marketing, dalla gestione dinamica delle risorse  umane alla personalizzazione dell'offerta.  Un settore particolarmente discusso, inerente alle scelte strategiche delle imprese e  sempre più influenzato dall'intelligenza artificiale, è quello della selezione del  personale. Molte aziende al giorno d'oggi scelgono soluzioni automatizzate basate su algoritmi  predittivi e analisi comportamentale, in particolare nella selezione dei candidati, per  valutare soft skill o simulare performance future.  

Durante una lezione di Human Resources è stato chiesto agli studenti se si sentissero  favorevoli o contrari all'adozione di queste tecnologie. Le risposte sono state  stimolanti: alcuni hanno sottolineato come gli strumenti automatici possano  rappresentare una metodologia più equa e oggettiva, diminuendo i possibili bias  cognitivi del recruiter; altri hanno invece ribadito l'importanza di mantenere una  dimensione umana, sottolineando il rischio di trasformare il candidato in "un dato"  anziché una persona con potenziale e valore.  

Se da un lato queste tecnologie possono accelerare i processi e migliorarne la  coerenza, dall'altro sollevano questioni etiche fondamentali. Questi cambiamenti emergono non solo nei contenuti accademici, ma anche nei  metodi. Infatti, iniziano a diffondersi strumenti basati sull'AI generativa, ambienti di  apprendimento immersivi, e soprattutto progetti orientati alla gestione responsabile dei dati.  Questa evoluzione coinvolge non solo le competenze tecniche, ma anche le  fondamenta del pensiero strategico. Di fronte a questi scenari, il ruolo manageriale del futuro non può che integrarsi con le  logiche BRIA, abbandonando l'approccio tradizionale e abbracciando nuovi linguaggi  decisionali. 

3. Il manager del futuro 

Il profilo manageriale di domani non potrà più limitarsi a ruoli di mera supervisione, ma  deve essere capace di interpretare i dati, comprenderne la complessità e guidare le  decisioni verso scelte etiche sostenibili. L'intelligenza artificiale sarà sempre più abile  nel suggerire possibili scenari, analizzare tendenze e simulare eventuali soluzioni.  Tuttavia, la scelta della direzione da intraprendere resterà una responsabilità  profondamente umana.  

La sfida sarà duplice: da un lato, sviluppare una mentalità aperta all'innovazione,  dall'altro, preservare il senso e l'impatto sociale delle decisioni. Diverse ricerche hanno evidenziato come l'imprenditorialità richiederà sempre più  empatia, spirito critico e competenze trasversali, strumenti che sono indispensabili per  leggere l'innovazione non solo come progresso tecnico, ma come opportunità.  

4. Conclusione 

Chi oggi si sta formando per entrare nel mondo professionale ha davanti a sé una  responsabilità reale e di conseguenza deve essere in grado di orientare questi  cambiamenti.  

Le tecnologie BRIA ci pongono di fronte a scelte nuove: quali valori d'impresa  vogliamo promuovere? Quale ruolo vogliamo avere come esseri umani, prima ancora  che come manager? 

Sono domande scomode, ma necessarie. E probabilmente saranno queste le bussole  più affidabili per i manager del futuro, chiamati a fare scelte sempre più articolate in un  contesto instabile e in continua evoluzione.