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Questo spazio è pensato anche per favorire la condivisione delle esperienze personali: potrete raccontare il vostro percorso e scoprire come altri candidati stanno affrontando questa opportunità. Vi invitiamo a partecipare attivamente, a rispettare gli altri membri della community e a mantenere un tono di dialogo collaborativo e positivo.
Tecnologie BRIA e il futuro del management: visione strategica, intelligenza artificiale e responsabilità umana.
Cita da Samina Sayeda su 20 Luglio 2025, 12:04 pmDi Gloria Shpijati
1. Introduzione
L'impatto delle tecnologie BRIA si riflette trasversalmente su diversi ambiti della società attuale. Tra queste, un ambito in particolare è sempre più influenzato ovvero quello dei processi decisionali e operativi: elementi fondamentali per la competitività e l'evoluzione delle imprese.
L'economia aziendale oggi si trova a dover costantemente affrontare queste innovazioni. L'intelligenza artificiale non si limita a potenziare gli strumenti operativi delle organizzazioni, ma mette in discussione le finalità stesse della leadership, della strategia e del ruolo umano all' interno dei processi decisionali.
Studiare oggi management, strategia e impresa significa dunque confrontarsi con una domanda complessa: quale spazio avranno le competenze umane all'interno di un contesto sempre più automatizzato?
2. Il cambiamento in atto
Non si tratta di un semplice "aggiornamento tecnologico". Siamo di fronte a una vera e propria trasformazione delle organizzazioni e del loro modo di gestire le decisioni strategiche. All'interno delle aziende, l'intelligenza artificiale è ormai una presenza concreta e attiva: dall'analisi predittiva alle strategie di marketing, dalla gestione dinamica delle risorse umane alla personalizzazione dell'offerta. Un settore particolarmente discusso, inerente alle scelte strategiche delle imprese e sempre più influenzato dall'intelligenza artificiale, è quello della selezione del personale. Molte aziende al giorno d'oggi scelgono soluzioni automatizzate basate su algoritmi predittivi e analisi comportamentale, in particolare nella selezione dei candidati, per valutare soft skill o simulare performance future.
Durante una lezione di Human Resources è stato chiesto agli studenti se si sentissero favorevoli o contrari all'adozione di queste tecnologie. Le risposte sono state stimolanti: alcuni hanno sottolineato come gli strumenti automatici possano rappresentare una metodologia più equa e oggettiva, diminuendo i possibili bias cognitivi del recruiter; altri hanno invece ribadito l'importanza di mantenere una dimensione umana, sottolineando il rischio di trasformare il candidato in "un dato" anziché una persona con potenziale e valore.
Se da un lato queste tecnologie possono accelerare i processi e migliorarne la coerenza, dall'altro sollevano questioni etiche fondamentali. Questi cambiamenti emergono non solo nei contenuti accademici, ma anche nei metodi. Infatti, iniziano a diffondersi strumenti basati sull'AI generativa, ambienti di apprendimento immersivi, e soprattutto progetti orientati alla gestione responsabile dei dati. Questa evoluzione coinvolge non solo le competenze tecniche, ma anche le fondamenta del pensiero strategico. Di fronte a questi scenari, il ruolo manageriale del futuro non può che integrarsi con le logiche BRIA, abbandonando l'approccio tradizionale e abbracciando nuovi linguaggi decisionali.
3. Il manager del futuro
Il profilo manageriale di domani non potrà più limitarsi a ruoli di mera supervisione, ma deve essere capace di interpretare i dati, comprenderne la complessità e guidare le decisioni verso scelte etiche sostenibili. L'intelligenza artificiale sarà sempre più abile nel suggerire possibili scenari, analizzare tendenze e simulare eventuali soluzioni. Tuttavia, la scelta della direzione da intraprendere resterà una responsabilità profondamente umana.
La sfida sarà duplice: da un lato, sviluppare una mentalità aperta all'innovazione, dall'altro, preservare il senso e l'impatto sociale delle decisioni. Diverse ricerche hanno evidenziato come l'imprenditorialità richiederà sempre più empatia, spirito critico e competenze trasversali, strumenti che sono indispensabili per leggere l'innovazione non solo come progresso tecnico, ma come opportunità.
4. Conclusione
Chi oggi si sta formando per entrare nel mondo professionale ha davanti a sé una responsabilità reale e di conseguenza deve essere in grado di orientare questi cambiamenti.
Le tecnologie BRIA ci pongono di fronte a scelte nuove: quali valori d'impresa vogliamo promuovere? Quale ruolo vogliamo avere come esseri umani, prima ancora che come manager?
Sono domande scomode, ma necessarie. E probabilmente saranno queste le bussole più affidabili per i manager del futuro, chiamati a fare scelte sempre più articolate in un contesto instabile e in continua evoluzione.
Di Gloria Shpijati
1. Introduzione
L'impatto delle tecnologie BRIA si riflette trasversalmente su diversi ambiti della società attuale. Tra queste, un ambito in particolare è sempre più influenzato ovvero quello dei processi decisionali e operativi: elementi fondamentali per la competitività e l'evoluzione delle imprese.
L'economia aziendale oggi si trova a dover costantemente affrontare queste innovazioni. L'intelligenza artificiale non si limita a potenziare gli strumenti operativi delle organizzazioni, ma mette in discussione le finalità stesse della leadership, della strategia e del ruolo umano all' interno dei processi decisionali.
Studiare oggi management, strategia e impresa significa dunque confrontarsi con una domanda complessa: quale spazio avranno le competenze umane all'interno di un contesto sempre più automatizzato?
2. Il cambiamento in atto
Non si tratta di un semplice "aggiornamento tecnologico". Siamo di fronte a una vera e propria trasformazione delle organizzazioni e del loro modo di gestire le decisioni strategiche. All'interno delle aziende, l'intelligenza artificiale è ormai una presenza concreta e attiva: dall'analisi predittiva alle strategie di marketing, dalla gestione dinamica delle risorse umane alla personalizzazione dell'offerta. Un settore particolarmente discusso, inerente alle scelte strategiche delle imprese e sempre più influenzato dall'intelligenza artificiale, è quello della selezione del personale. Molte aziende al giorno d'oggi scelgono soluzioni automatizzate basate su algoritmi predittivi e analisi comportamentale, in particolare nella selezione dei candidati, per valutare soft skill o simulare performance future.
Durante una lezione di Human Resources è stato chiesto agli studenti se si sentissero favorevoli o contrari all'adozione di queste tecnologie. Le risposte sono state stimolanti: alcuni hanno sottolineato come gli strumenti automatici possano rappresentare una metodologia più equa e oggettiva, diminuendo i possibili bias cognitivi del recruiter; altri hanno invece ribadito l'importanza di mantenere una dimensione umana, sottolineando il rischio di trasformare il candidato in "un dato" anziché una persona con potenziale e valore.
Se da un lato queste tecnologie possono accelerare i processi e migliorarne la coerenza, dall'altro sollevano questioni etiche fondamentali. Questi cambiamenti emergono non solo nei contenuti accademici, ma anche nei metodi. Infatti, iniziano a diffondersi strumenti basati sull'AI generativa, ambienti di apprendimento immersivi, e soprattutto progetti orientati alla gestione responsabile dei dati. Questa evoluzione coinvolge non solo le competenze tecniche, ma anche le fondamenta del pensiero strategico. Di fronte a questi scenari, il ruolo manageriale del futuro non può che integrarsi con le logiche BRIA, abbandonando l'approccio tradizionale e abbracciando nuovi linguaggi decisionali.
3. Il manager del futuro
Il profilo manageriale di domani non potrà più limitarsi a ruoli di mera supervisione, ma deve essere capace di interpretare i dati, comprenderne la complessità e guidare le decisioni verso scelte etiche sostenibili. L'intelligenza artificiale sarà sempre più abile nel suggerire possibili scenari, analizzare tendenze e simulare eventuali soluzioni. Tuttavia, la scelta della direzione da intraprendere resterà una responsabilità profondamente umana.
La sfida sarà duplice: da un lato, sviluppare una mentalità aperta all'innovazione, dall'altro, preservare il senso e l'impatto sociale delle decisioni. Diverse ricerche hanno evidenziato come l'imprenditorialità richiederà sempre più empatia, spirito critico e competenze trasversali, strumenti che sono indispensabili per leggere l'innovazione non solo come progresso tecnico, ma come opportunità.
4. Conclusione
Chi oggi si sta formando per entrare nel mondo professionale ha davanti a sé una responsabilità reale e di conseguenza deve essere in grado di orientare questi cambiamenti.
Le tecnologie BRIA ci pongono di fronte a scelte nuove: quali valori d'impresa vogliamo promuovere? Quale ruolo vogliamo avere come esseri umani, prima ancora che come manager?
Sono domande scomode, ma necessarie. E probabilmente saranno queste le bussole più affidabili per i manager del futuro, chiamati a fare scelte sempre più articolate in un contesto instabile e in continua evoluzione.

