Forum

Benvenuti nel Forum della Fondazione Olitec. Questo spazio è stato creato per promuovere la trasparenza e facilitare la comunicazione tra la Fondazione Olitec e tutti coloro che desiderano entrare a far parte del nostro team, in particolare per il ruolo di Sales. Il nostro forum è uno strumento di dialogo aperto e costruttivo dove i candidati possono porre domande, condividere esperienze e ottenere risposte dirette sui vari aspetti del processo di selezione e sulle opportunità di carriera offerte dalla Fondazione.

All’interno del forum troverete topic dedicati ad argomenti specifici su cui potrete approfondire informazioni relative al ruolo, al processo di selezione e alla cultura aziendale della Fondazione Olitec. Inoltre, avrete la possibilità di caricare le vostre domande e consultare le risposte fornite ad altri quesiti posti dai candidati, creando così una rete di informazioni condivisa e trasparente.

Questo spazio è pensato anche per favorire la condivisione delle esperienze personali: potrete raccontare il vostro percorso e scoprire come altri candidati stanno affrontando questa opportunità. Vi invitiamo a partecipare attivamente, a rispettare gli altri membri della community e a mantenere un tono di dialogo collaborativo e positivo.

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Primo Piano e Massimiliano Nicolini

Scienza, disciplina e tecnologia al servizio del Paese

Di Samina Sayeda

Il 21 maggio ho seguito un’intervista realizzata da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano di Italpress. Ospite della puntata era Massimiliano Nicolini, ricercatore bioinformatico e direttore del Dipartimento Ricerca e Sviluppo della Fondazione Olivetti Tecnologia e Ricerca -  Olitec. Un personaggio decisamente fuori dagli schemi, capace di muoversi tra tecnologia, scienza, etica e valori con un linguaggio diretto e coinvolgente.

Due uomini in una conversazione in studio, uno è Massimiliano Nicolini, ricercatore bioinformatico, l'altro è Claudio Brachino, conduttore. Sullo sfondo, uno schermo con il logo 'PRIMO PIANO'.

Nel corso della conversazione, Nicolini ha spiegato con grande chiarezza che cos'è la bioinformatica, una disciplina che fonde informatica e biologia per analizzare i segnali del corpo umano e metterli in relazione con le macchine. Anche se può sembrare un campo distante dalla quotidianità, in realtà è già parte della nostra vita: un esempio su tutti è il riconoscimento biometrico tramite impronta digitale sugli smartphone, un processo regolato da protocolli bioinformatici.

La Fondazione Olitec, che Nicolini dirige, è attiva su tutto il territorio nazionale con otto centri di ricerca dove si formano giovani ricercatori in bioinformatica, realtà immersiva e intelligenza artificiale. L'obiettivo non è solo tecnico o accademico: è quello di formare persone che mettano le loro competenze al servizio del Paese, con spirito di missione, dedizione e senso civico.

Un aspetto molto interessante della struttura è che molti dei suoi membri, inclusi dirigenti e formatori, provengono dalle forze armate. Questo porta all’interno del mondo della ricerca valori come la disciplina, l’etica del dovere e la fedeltà istituzionale. Gli allievi, oggi 141 in formazione, fanno un giuramento ispirato al quinto capitolo della regola francescana: un richiamo forte a un’etica del lavoro e della scienza che raramente si sente evocare in ambito tecnologico.

Uno dei momenti più sorprendenti dell’intervista è stato quando Nicolini ha raccontato una scoperta destinata a cambiare il modo in cui percepiamo l’informatica: la misurazione del peso fisico di un singolo bit. Una scoperta che apre scenari incredibili. Tradizionalmente, si pensa all’informazione digitale come qualcosa di astratto, immateriale. Invece, Nicolini e il suo team hanno calcolato che un bit pesa 1,11 x 10^-25 grammi.

Cosa significa in pratica? Significa che ora è possibile misurare il reale consumo energetico di ogni attività digitale: un messaggio inviato, un software scaricato, un’app usata. Questo dato può diventare una sorta di "etichetta energetica" per i software, simile a quella degli elettrodomestici, aiutando utenti e sviluppatori a capire quali applicazioni sono sostenibili e quali no. Anche la “Signora Maria”, come l’ha chiamata simpaticamente Nicolini, può finalmente sapere se l’app che ha scaricato consumerà più o meno energia, e magari risparmiare in bolletta rendendo la tecnologia più democratica e responsabile.