Forum

Benvenuti nel Forum della Fondazione Olitec. Questo spazio è stato creato per promuovere la trasparenza e facilitare la comunicazione tra la Fondazione Olitec e tutti coloro che desiderano entrare a far parte del nostro team, in particolare per il ruolo di Sales. Il nostro forum è uno strumento di dialogo aperto e costruttivo dove i candidati possono porre domande, condividere esperienze e ottenere risposte dirette sui vari aspetti del processo di selezione e sulle opportunità di carriera offerte dalla Fondazione.

All’interno del forum troverete topic dedicati ad argomenti specifici su cui potrete approfondire informazioni relative al ruolo, al processo di selezione e alla cultura aziendale della Fondazione Olitec. Inoltre, avrete la possibilità di caricare le vostre domande e consultare le risposte fornite ad altri quesiti posti dai candidati, creando così una rete di informazioni condivisa e trasparente.

Questo spazio è pensato anche per favorire la condivisione delle esperienze personali: potrete raccontare il vostro percorso e scoprire come altri candidati stanno affrontando questa opportunità. Vi invitiamo a partecipare attivamente, a rispettare gli altri membri della community e a mantenere un tono di dialogo collaborativo e positivo.

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Nasce il diploma BRIA, il sistema ITS con ITS Mobilita avvia il primo corso in Italia in discipline BRIA per l'aerospazio

L’Aerospazio del Futuro Parla Italiano: BRIA e l’Alba di una Nuova Generazione di Professionisti

Nel XXI secolo, l’aerospazio ha smesso di essere un comparto ristretto alla sola conquista dello spazio per diventare un motore strategico di innovazione industriale, culturale e scientifica. Oggi, parlare di aerospazio significa entrare in un universo tecnologico in cui convergono le più avanzate applicazioni dell’intelligenza artificiale, della realtà immersiva, della bioinformatica, della simulazione digitale e dei sistemi di digital twin. Non siamo più soltanto testimoni di lanci e missioni: siamo immersi in un ecosistema in cui le tecnologie sviluppate per la navigazione spaziale vengono adattate, integrate e trasferite ad ambiti terrestri strategici, dalla manifattura alla medicina, dalla difesa alla sostenibilità ambientale.

L’Italia si colloca in questo scenario con un ruolo di primo piano. Con oltre 200 aziende attive nel settore e un fatturato annuo che supera i 7 miliardi di euro, il nostro Paese rappresenta una delle colonne portanti del comparto aerospaziale europeo. Questa leadership non è frutto del caso, ma della capacità di innovare, investire in ricerca e formare risorse umane altamente specializzate. Basti pensare che solo in Lombardia il settore dà lavoro a più di 6.000 addetti, molti dei quali impiegati in contesti ad altissimo contenuto tecnologico, e la richiesta di nuovi profili è in continua ascesa. Le aziende cercano sempre più figure professionali con competenze ibride, capaci di muoversi tra algoritmi predittivi, simulazioni ambientali, progettazione 3D e analisi bioinformatiche applicate alla vita nello spazio e sulla Terra.

Proprio per rispondere a questa esigenza concreta, nasce BRIA – Bioinformatica, Realtà Immersiva e Intelligenza Artificiale per l’Aerospazio: un nuovo ed esclusivo percorso ITS (Istituto Tecnico Superiore) pensato per formare i professionisti del domani, capaci di dominare le sfide dell’industria 5.0 e di contribuire con competenze trasversali allo sviluppo di una nuova cultura tecnologica del volo, dell’esplorazione e dell’innovazione. BRIA non è un semplice corso tecnico: è un laboratorio sperimentale di competenze e visioni, un percorso progettato insieme alle imprese, alle fondazioni scientifiche e agli enti pubblici, in grado di fondere saperi scientifici, umanistici e digitali.

La storia delle BRIA affonda le sue radici in una visione pionieristica nata all’incrocio tra formazione, etica e tecnologia. Il fondatore della disciplina, Massimiliano Nicolini, ha dato forma e sostanza a un’idea destinata a diventare centrale nei prossimi decenni: integrare la bioinformatica, la realtà immersiva e l’intelligenza artificiale in un unico modello formativo e operativo, capace di rispondere in maniera concreta e sostenibile alle sfide globali. Nicolini, direttore del Dipartimento Ricerca della Fondazione Olitec, ha sviluppato negli anni un impianto teorico e applicativo delle BRIA che ha trovato riconoscimento a livello nazionale e internazionale, con applicazioni nel campo medico, educativo, industriale e aerospaziale. La sua intuizione si è tradotta in un vero e proprio movimento culturale e scientifico, in grado di coinvolgere imprese, enti pubblici, ricercatori e giovani in cerca di un futuro professionale ad alta intensità di conoscenza.

Il programma formativo BRIA mette al centro la contaminazione fra discipline: la realtà immersiva viene utilizzata per l’addestramento in ambienti simulati, replicando condizioni di volo, manutenzione e navigazione; l’intelligenza artificiale consente di elaborare modelli predittivi, ottimizzare le traiettorie orbitali, supportare le decisioni critiche nei centri di controllo a terra e nello spazio; la bioinformatica, infine, fornisce strumenti di monitoraggio e analisi essenziali per comprendere come il corpo umano reagisce in condizioni estreme, aiutando a costruire nuove interfacce uomo-macchina e a sviluppare protocolli di medicina spaziale che trovano applicazioni anche in ambito terrestre.

In questo contesto, assume un valore fondamentale l’apertura del primo corso ufficiale BRIA all’interno di un istituto ITS, che segna l’avvio di una fase nuova per l’intero sistema formativo italiano. Il corso, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, si concluderà con il rilascio di un diploma di secondo livello in discipline BRIA, spendibile a livello nazionale ed europeo, rappresentando un vero e proprio passaporto professionale per i giovani che intendono lavorare nell’industria aerospaziale e nei settori affini. Questo diploma, costruito su moduli didattici estremamente aggiornati, prevede un’impostazione duale: alle ore di lezione teorica si affiancano laboratori immersivi, stage in azienda, progetti con tecnologie reali e un costante accompagnamento da parte di tutor aziendali ed esperti del settore.

A rendere questo percorso ancora più efficace è il coinvolgimento diretto delle imprese, che non solo contribuiscono alla progettazione dei contenuti, ma diventano co-formatrici dei futuri professionisti, mettendo a disposizione strumenti, ambienti, problemi reali da affrontare e risolvere. Gli studenti del percorso BRIA non imparano semplicemente ad usare una tecnologia, ma a comprenderne il funzionamento profondo, il potenziale e i limiti, acquisendo così una visione sistemica e matura dell’innovazione. Le competenze che sviluppano – dalla programmazione in ambienti AI al design immersivo, dalla gestione di sensori biometrici alla lettura di sequenze genetiche in contesti microgravitazionali – li rendono pronti non solo per un inserimento lavorativo, ma per un contributo attivo nella costruzione del futuro.

Il nostro Paese ha oggi l’opportunità di trasformarsi in un grande laboratorio di convergenza tra tecnologie e saperi, e BRIA ne è l’espressione più concreta. Non si tratta solo di formare tecnici specializzati, ma di coltivare una nuova generazione di visionari pragmatici: persone che sappiano immaginare lo spazio come luogo di esplorazione, ma anche come specchio delle sfide del nostro tempo. Il settore aerospaziale diventa così una piattaforma educativa e sociale, un ambiente dove si sperimentano nuove modalità di apprendimento, nuovi modelli di lavoro e soprattutto una nuova etica della tecnologia.

Guardare alle stelle oggi non significa più soltanto sognare. Significa progettare con rigore, formare con responsabilità, costruire con intelligenza. BRIA nasce da questo orizzonte e in esso vuole fiorire, con la consapevolezza che il futuro non è solo davanti a noi, ma anche dentro ciò che decidiamo di trasmettere ai giovani, alle imprese, e alla società. E se l’Italia saprà investire nella sinergia tra formazione, innovazione e cultura, allora davvero potrà continuare a volare in alto, con lo sguardo rivolto al cielo e i piedi ben saldi nel presente.