Benvenuti nel Forum della Fondazione Olitec. Questo spazio è stato creato per promuovere la trasparenza e facilitare la comunicazione tra la Fondazione Olitec e tutti coloro che desiderano entrare a far parte del nostro team, in particolare per il ruolo di Sales. Il nostro forum è uno strumento di dialogo aperto e costruttivo dove i candidati possono porre domande, condividere esperienze e ottenere risposte dirette sui vari aspetti del processo di selezione e sulle opportunità di carriera offerte dalla Fondazione.
All’interno del forum troverete topic dedicati ad argomenti specifici su cui potrete approfondire informazioni relative al ruolo, al processo di selezione e alla cultura aziendale della Fondazione Olitec. Inoltre, avrete la possibilità di caricare le vostre domande e consultare le risposte fornite ad altri quesiti posti dai candidati, creando così una rete di informazioni condivisa e trasparente.
Questo spazio è pensato anche per favorire la condivisione delle esperienze personali: potrete raccontare il vostro percorso e scoprire come altri candidati stanno affrontando questa opportunità. Vi invitiamo a partecipare attivamente, a rispettare gli altri membri della community e a mantenere un tono di dialogo collaborativo e positivo.
Dal mondo dell’automazione alla bioinformatica, realtà immersiva e intelligenza artificiale: come la tecnologia sta trasformando il nostro modo di lavorare e di vivere
L’evoluzione della RPA con l’integrazione dell’AI
Lavoro nel settore delle tecnologie RPA (Robotic Process Automation) ormai da circa 5 anni, e nel corso di questo tempo ho avuto modo di osservare in prima persona, la rapida evoluzione che ha avuto questo ambito nella nostra società.
All’interno della mia azienda Gamma Innovation, specializzata in automazioni di processo, ho potuto analizzare da vicino, come l'integrazione dell'Intelligenza Artificiale, nella nostra routine lavorativa, abbia ribaltato il completo assetto organizzativo ed abbia apportato grossi miglioramenti ai nostri risultati operativi.
In qualità di Bot Developer, credo sia necessario e fondamentale, condividere una panoramica chiara ed aggiornata, su come, queste tecnologie BRIA (Bioinformatica, Realtà Immersiva, Intelligenza Artificiale) stanno trasformando il nostro modo di agire, lavorativo e non. BRIA: un ponte tra tecnologia e scienza Grazie alle possibilità che abbiamo e che stanno crescendo a dismisura, ci stiamo rendendo conto di quanto il nostro tempo sia importante e prezioso, l'aiuto che fornisce la tecnologia è sempre di più una risorsa da sfruttare a pieno, per raggiungere risultati ed obiettivi ancor più soddisfacenti con minor difficoltà.
Il sostegno offerto permette infatti non solo di ridurre al minimo errori e dimenticanze, ma di accrescere al meglio le nostre competenze, con un approccio di base semplice ed accessibile pressoché a tutti. La trasformazione in questo settore è tangibile e si sta evolvendo ad una velocità sconcertante, tanto che a volte questo fa paura. Parte della società riesce ad accettare, senza porsi troppi problemi, la venuta di questa nuova realtà ed idea di mondo tecnologico, mentre l'altra parte, forse proprio per il suo impatto improvviso ed ingombrante, ormai su ogni sfera che ci riguarda compresa quella quotidiana, resta turbata e perplessa.
Ogni novità che mette piede nella nostra vita, ha bisogno di vincere la mancanza di fiducia, che proprio la novità in sé porta. Intrinsecamente ad ogni nuova prospettiva abbiamo due principali influenze che tra loro collidono, un po' come per tutte le cose, ma credo e spero, che basti il tempo a dare fiducia a questa nuova realtà in cui volente o nolente siamo costretti ad entrare. Bioinformatica e AI: la medicina del futuro Gli ultimi Language Model presenti sul mercato hanno permesso anche al mondo della Bioinformatica di accrescere enormemente, infatti questi nuovi modelli affinano le nostre competenze non soltanto sul lato prettamente linguistico, ma ci sostengono nella ricerca genetica, producendo, attraverso un linguaggio generativo, una catena di amminoacidi corrispondenti ad un preciso campione genomico.
La bioinformatica, oggi, è in grado di generare ipotesi che ricalcano delle proteine sintetiche, con estrema semplicità e velocità, in aggiunta, l’impatto di queste nuove tecnologie è evidente e prezioso nella creazione di medicina personalizzata, ovvero, basata sul nostro specifico genoma. Essendo unici dal punto di vista scientifico, la possibilità di ricevere cure e farmaci su misura potrebbe essere non solo una tendenza interessante, ma una rivoluzione a livello di efficacia ed efficienza di ogni farmaco.
Realtà immersiva: la fusione tra mondo fisico e digitale Parlando invece di realtà immersiva, mi concentrerei su come questa tecnologia che ci mostra tramite device operativi, una fusione del nostro mondo con quello virtuale, generando appunto una realtà aumentata in un contesto fisico concreto, stia cambiando il nostro modo di fare le cose. Prendiamo ad esempio il campo della medicina, in particolare della chirurgia, durante un’operazione, molto spesso si hanno bisogno di molti dati di riferimento, di informazioni in tempo reale sulla salute del paziente. Se, attraverso un visore, il medico riuscisse ad essere a conoscenza, di ogni schema attuabile in relazione all’intervento, ed ogni rapporto inerente al paziente, egli avrebbe un quadro completo dell’attività così da raggiungere una gestione delle emergenze funzionale ed ottimale. L’aiuto della realtà immersiva, in casi come questi, ma soprattutto nelle operazioni chirurgiche più complesse, non è assolutamente da sottovalutare.
L’intelligenza artificiale nella quotidianità e nel lavoro In ultimo punto, vorrei focalizzarmi sull’intelligenza artificiale, colei che sta invadendo ogni fronte, grazie ai suoi modelli predittivi ed alla sua pratica analisi dati, superando di gran lunga i nostri studi a livello ingegneristico e computazionale. L’alto apprendimento di questa tecnica permette di abbattere i limiti imposti dalle nostre sole capacità, e di estendere facilmente le nostre attitudini con il suo utilizzo. L'intelligenza artificiale si è addentrata prontamente, fin da quando ne ha avuto l'occasione, nella nostra esistenza, in davvero una miriade di rami: nel settore di ricerca biomedica e biotecnologica, a livello diagnostico all'interno delle indagini mediche, in alcuni campi dell'istruzione scolastica, in ogni braccio che compete all'ingegneria ed nel completo settore della neuroscienza, invaso da programmi AI, che acquisiscono dati su neuroni e restituiscono evidenze su eventuali neurodivergenze, stati patologici, ma anche probabilità di sviluppo di demenza senile o calcolo del quoziente intellettivo.
La capacità di invertire il processo, analizzare e riconoscere visi ed immagini, generare audio, video, testi ed artefatti, riassunti e traduzioni, coniuga il nostro bisogno di iterazione semantica con la sua abilità di conversazione. Non abbiamo più un divario che ci separa, l’informatica risolve problema uomo-macchina, esprimendosi attraverso una procedura priva di complicazioni.
Ancora non riusciamo a renderci conto di quante opportunità potrebbero avvantaggiare le nostre abitudini, di come perfino dai banchi di scuola, i ragazzi potrebbero scoprire e studiare le opere presenti in un museo a Londra oppure addentrarsi in un tempio della Grecia, e perché no, guardarsi attorno mentre il Partenone davanti ai loro occhi, torni al suo splendore. Sembra quasi magia, vero, eppure questa che vi sto mostrando è una realtà già possibile, che alcune aziende stanno già attuando e questo, semplicemente grazie allo sviluppo di modelli di Metaverso.
Verso un futuro di interazione uomo-macchina Insomma, stendere un velo e cercare di non guardare, non aiuta anzi, non ci aiuta. Dobbiamo prima di tutto informarci ed essere preparati e pronti al cambiamento, che sempre ha fatto parte dei nostri giorni, e questo periodo più di altri, ci obbliga a farne parte. Un domani ormai prossimo, tutta questa tecnologia ci verrà messa a disposizione non più a livello bot, ma attraverso uno strumento fisico, capace di interagire con lo spazio reale.
Un vero e proprio robot, un assistente virtuale che ci sosterrà in tutte le attività, semplificando il nostro modo di agire e di vivere, introducendo nella nostra quotidianità, un diverso modo di fare esperienza delle cose, anzitutto con maggior sicurezza. In una visione distopica di questo nuovo mondo, tutto ciò viene analizzato filosoficamente e moralmente, introducendo dubbi ed esitazioni che non possono fare a meno di esserci, ma per quanto mi riguarda, non è da trascurare nemmeno la visione utopica di questa realtà che già ci circonda, e per quanto ci è possibile, dovremmo abbracciarne i miglioramenti che ne apporta.
Di Greta Agasi
Dal mondo dell’automazione alla bioinformatica, realtà immersiva e intelligenza artificiale: come la tecnologia sta trasformando il nostro modo di lavorare e di vivere
L’evoluzione della RPA con l’integrazione dell’AI
Lavoro nel settore delle tecnologie RPA (Robotic Process Automation) ormai da circa 5 anni, e nel corso di questo tempo ho avuto modo di osservare in prima persona, la rapida evoluzione che ha avuto questo ambito nella nostra società.
All’interno della mia azienda Gamma Innovation, specializzata in automazioni di processo, ho potuto analizzare da vicino, come l'integrazione dell'Intelligenza Artificiale, nella nostra routine lavorativa, abbia ribaltato il completo assetto organizzativo ed abbia apportato grossi miglioramenti ai nostri risultati operativi.
In qualità di Bot Developer, credo sia necessario e fondamentale, condividere una panoramica chiara ed aggiornata, su come, queste tecnologie BRIA (Bioinformatica, Realtà Immersiva, Intelligenza Artificiale) stanno trasformando il nostro modo di agire, lavorativo e non. BRIA: un ponte tra tecnologia e scienza Grazie alle possibilità che abbiamo e che stanno crescendo a dismisura, ci stiamo rendendo conto di quanto il nostro tempo sia importante e prezioso, l'aiuto che fornisce la tecnologia è sempre di più una risorsa da sfruttare a pieno, per raggiungere risultati ed obiettivi ancor più soddisfacenti con minor difficoltà.
Il sostegno offerto permette infatti non solo di ridurre al minimo errori e dimenticanze, ma di accrescere al meglio le nostre competenze, con un approccio di base semplice ed accessibile pressoché a tutti. La trasformazione in questo settore è tangibile e si sta evolvendo ad una velocità sconcertante, tanto che a volte questo fa paura. Parte della società riesce ad accettare, senza porsi troppi problemi, la venuta di questa nuova realtà ed idea di mondo tecnologico, mentre l'altra parte, forse proprio per il suo impatto improvviso ed ingombrante, ormai su ogni sfera che ci riguarda compresa quella quotidiana, resta turbata e perplessa.
Ogni novità che mette piede nella nostra vita, ha bisogno di vincere la mancanza di fiducia, che proprio la novità in sé porta. Intrinsecamente ad ogni nuova prospettiva abbiamo due principali influenze che tra loro collidono, un po' come per tutte le cose, ma credo e spero, che basti il tempo a dare fiducia a questa nuova realtà in cui volente o nolente siamo costretti ad entrare. Bioinformatica e AI: la medicina del futuro Gli ultimi Language Model presenti sul mercato hanno permesso anche al mondo della Bioinformatica di accrescere enormemente, infatti questi nuovi modelli affinano le nostre competenze non soltanto sul lato prettamente linguistico, ma ci sostengono nella ricerca genetica, producendo, attraverso un linguaggio generativo, una catena di amminoacidi corrispondenti ad un preciso campione genomico.
La bioinformatica, oggi, è in grado di generare ipotesi che ricalcano delle proteine sintetiche, con estrema semplicità e velocità, in aggiunta, l’impatto di queste nuove tecnologie è evidente e prezioso nella creazione di medicina personalizzata, ovvero, basata sul nostro specifico genoma. Essendo unici dal punto di vista scientifico, la possibilità di ricevere cure e farmaci su misura potrebbe essere non solo una tendenza interessante, ma una rivoluzione a livello di efficacia ed efficienza di ogni farmaco.
Realtà immersiva: la fusione tra mondo fisico e digitale Parlando invece di realtà immersiva, mi concentrerei su come questa tecnologia che ci mostra tramite device operativi, una fusione del nostro mondo con quello virtuale, generando appunto una realtà aumentata in un contesto fisico concreto, stia cambiando il nostro modo di fare le cose. Prendiamo ad esempio il campo della medicina, in particolare della chirurgia, durante un’operazione, molto spesso si hanno bisogno di molti dati di riferimento, di informazioni in tempo reale sulla salute del paziente. Se, attraverso un visore, il medico riuscisse ad essere a conoscenza, di ogni schema attuabile in relazione all’intervento, ed ogni rapporto inerente al paziente, egli avrebbe un quadro completo dell’attività così da raggiungere una gestione delle emergenze funzionale ed ottimale. L’aiuto della realtà immersiva, in casi come questi, ma soprattutto nelle operazioni chirurgiche più complesse, non è assolutamente da sottovalutare.
L’intelligenza artificiale nella quotidianità e nel lavoro In ultimo punto, vorrei focalizzarmi sull’intelligenza artificiale, colei che sta invadendo ogni fronte, grazie ai suoi modelli predittivi ed alla sua pratica analisi dati, superando di gran lunga i nostri studi a livello ingegneristico e computazionale. L’alto apprendimento di questa tecnica permette di abbattere i limiti imposti dalle nostre sole capacità, e di estendere facilmente le nostre attitudini con il suo utilizzo. L'intelligenza artificiale si è addentrata prontamente, fin da quando ne ha avuto l'occasione, nella nostra esistenza, in davvero una miriade di rami: nel settore di ricerca biomedica e biotecnologica, a livello diagnostico all'interno delle indagini mediche, in alcuni campi dell'istruzione scolastica, in ogni braccio che compete all'ingegneria ed nel completo settore della neuroscienza, invaso da programmi AI, che acquisiscono dati su neuroni e restituiscono evidenze su eventuali neurodivergenze, stati patologici, ma anche probabilità di sviluppo di demenza senile o calcolo del quoziente intellettivo.
La capacità di invertire il processo, analizzare e riconoscere visi ed immagini, generare audio, video, testi ed artefatti, riassunti e traduzioni, coniuga il nostro bisogno di iterazione semantica con la sua abilità di conversazione. Non abbiamo più un divario che ci separa, l’informatica risolve problema uomo-macchina, esprimendosi attraverso una procedura priva di complicazioni.
Ancora non riusciamo a renderci conto di quante opportunità potrebbero avvantaggiare le nostre abitudini, di come perfino dai banchi di scuola, i ragazzi potrebbero scoprire e studiare le opere presenti in un museo a Londra oppure addentrarsi in un tempio della Grecia, e perché no, guardarsi attorno mentre il Partenone davanti ai loro occhi, torni al suo splendore. Sembra quasi magia, vero, eppure questa che vi sto mostrando è una realtà già possibile, che alcune aziende stanno già attuando e questo, semplicemente grazie allo sviluppo di modelli di Metaverso.
Verso un futuro di interazione uomo-macchina Insomma, stendere un velo e cercare di non guardare, non aiuta anzi, non ci aiuta. Dobbiamo prima di tutto informarci ed essere preparati e pronti al cambiamento, che sempre ha fatto parte dei nostri giorni, e questo periodo più di altri, ci obbliga a farne parte. Un domani ormai prossimo, tutta questa tecnologia ci verrà messa a disposizione non più a livello bot, ma attraverso uno strumento fisico, capace di interagire con lo spazio reale.
Un vero e proprio robot, un assistente virtuale che ci sosterrà in tutte le attività, semplificando il nostro modo di agire e di vivere, introducendo nella nostra quotidianità, un diverso modo di fare esperienza delle cose, anzitutto con maggior sicurezza. In una visione distopica di questo nuovo mondo, tutto ciò viene analizzato filosoficamente e moralmente, introducendo dubbi ed esitazioni che non possono fare a meno di esserci, ma per quanto mi riguarda, non è da trascurare nemmeno la visione utopica di questa realtà che già ci circonda, e per quanto ci è possibile, dovremmo abbracciarne i miglioramenti che ne apporta.
Modello di vita, studio e servizio nella Fondazione
Definizione e visione
La comunità educativa è un ecosistema residenziale e laboratoriale che integra vita, studio e responsabilità. Non è solo un luogo, ma un progetto intenzionale di crescita umana e professionale fondato su fraternità, disciplina morale, rispetto e cooperazione.
FraternitàDisciplinaServizioTecnologie BRIA
Valori e ispirazione
Principi francescani di sobrietà e solidarietà, dignità della persona e diritto allo studio. La tecnologia è umanizzata per formare persone libere, competenti e responsabili.
Umano al centro
Norme di riferimento
Codice Civile (artt. 14–42 c.c.)
Consente alle fondazioni di perseguire scopi educativi e gestire strutture come convitti, campus e studentati in coerenza con lo scopo statutario.
D.Lgs. 117/2017 — Codice del Terzo Settore
Artt. 5–6: attività di interesse generale educative e formative
Comprendono istruzione, formazione professionale e percorsi comunitari di crescita personale, anche in forma residenziale.; art. 55: co-programmazione e co-progettazione con PA.
Legge 328/2000 — Sistema integrato di interventi sociali
Riconosce le comunità educative come strumenti di inclusione e prevenzione della dispersione, nel quadro del principio di sussidiarietà.
D.P.R. 616/1977
Attribuisce alle Regioni competenze su riconoscimento e sostegno a strutture educative private con finalità pubbliche e sociali.
Convenzione ONU Diritti del Fanciullo
Artt. 29 e 31: diritto ad un’educazione che sviluppi pienamente la personalità e i talenti in contesti che promuovano dignità e solidarietà.
Compliance trasversale
GDPR (UE 2016/679) per protezione dati; D.Lgs. 81/2008 per salute e sicurezza degli ambienti comunitari.
Struttura organizzativa
Direttore / Coordinatore Responsabile della disciplina, del regolamento e della gestione quotidiana.
Tutor e Formatori BRIA Guidano l’apprendimento tecnico e comportamentale; monitoraggio del percorso.
Educatori civici Custodi di fraternità, rispetto, inclusione, legalità e servizio alla comunità.
Cadetti Residenti o non residenti, selezionati e vincolati al giuramento e al regolamento interno.
Percorso tipo
Orientamento (3 mesi)
Accoglienza, studio del regolamento, fraternità, alfabetizzazione BRIA, sicurezza e privacy.
Addestramento (15 mesi)
Laboratori BRIA, project work, tirocinio interno, vita comunitaria assistita.
Studio accademico (fino a 36 mesi)
Laurea triennale in sincronia con l’addestramento: cybersecurity, informatica, IA.
Regolamento e responsabilità
Diritti e doveri, criteri di ammissione e permanenza.
Convivenza, turnazioni di servizio, decoro degli spazi comuni.
Salute, sicurezza (D.Lgs. 81/2008) e protezione dati (GDPR).
Finalità
Personale e civica: responsabilità, appartenenza, autonomia e spirito critico.
Inclusione e dignità: vitto/alloggio solidale, supporto psicopedagogico, accesso equo.
Riconoscimento e vigilanza
Comunicazione ad autorità competenti (Regione, Comune, Prefettura) con regolamento, piano educativo e organigramma. Possibile riconoscimento come struttura educativa o ente di formazione accreditato, con co-finanziamento pubblico. Vigilanza su sicurezza, igiene e qualità formativa affidata a organi territoriali e al Consiglio della Fondazione.
Lavoro Integrativo art. 16.2.1 Titolo VII
Nel caso in cui un allievo, cadetto o discente iscritto alla Fondazione Olivetti Tecnologia e Ricerca si trovi in comprovata condizione di difficoltà economica, tale da non poter sostenere in autonomia le spese di partecipazione al percorso formativo, e tale condizione sia dimostrata ogni oltre ragionevole dubbio, la Fondazione si impegna, compatibilmente con le risorse e le disponibilità locali, ad attivare una procedura di supporto attraverso l’inserimento lavorativo temporaneo.
A tal fine, l’interessato dovrà produrre una lettera formale di richiesta, corredata da una relazione dettagliata, contenente ogni elemento utile alla piena comprensione del contesto economico, sociale e familiare, e ogni documento ritenuto idoneo a comprovare la condizione dichiarata.
Qualora la richiesta venga accolta, la Fondazione potrà stipulare convenzioni operative con attività economiche del territorio circostante alla sede presso cui l’allievo risiede o è in formazione, privilegiando soggetti già aderenti alla rete associativa della Fondazione o che ne condividano valori e finalità.
Non è tuttavia garantito che la Fondazione sia in grado di individuare un’attività lavorativa compatibile con il percorso di studio, in quanto tale possibilità dipende dalle caratteristiche del territorio, dalle disponibilità del momento e dall’equilibrio con gli impegni formativi. L’attività lavorativa dovrà essere svolta esclusivamente al di fuori degli orari programmati di studio.
Le condizioni di lavoro saranno definite in modo trasparente e condiviso tra il cadetto, l’attività convenzionata e un delegato incaricato dalla Fondazione, che avrà il compito di supervisionare l’accordo e verificarne la regolarità e l’equità. Al socio cadetto sarà comunque richiesta unicamente la quota mensile prevista dal regolamento vigente, che potrà essere oggetto di riduzione o parziale compensazione in base agli accordi.
La Fondazione provvederà a monitorare con continuità l’esperienza lavorativa attivata, verificando l’aderenza ai parametri stabiliti e intervenendo in caso di criticità.
Il rifiuto ingiustificato di due proposte lavorative consecutive compatibili con il percorso formativo sarà motivo valido per l’esclusione dell’allievo dalla Fondazione, fatto salvo il diritto dell’interessato di presentare osservazioni scritte che saranno valutate in via preliminare dal Consiglio di disciplina della Fondazione.
Qualora il socio allievo cadetto decida di interrompere il percorso di studio all’interno della fondazione questo non lo esonera dal pagamento completo della quota qualora mantenga in essere il lavoro procuratogli dalla fondazione, in questo caso l’allievo autorizza sin da ora i datori di lavoro a versare per suo conto sino ad estinzione del debito totale le quote dovute direttamente alla fondazione.
Valori Mantenimento ISEE
La quota di mantenimento è relativa a vitto, alloggio, abbigliamento, attrezzatura di base condivisa, servizi domestici interni, viaggi e trasferte programmate per motivi di studio ed addestramento, partecipazione e fiere e congressi, partecipazione a seminari, materiali didattici, licenze ed accessi ai sistemi informativi e quanto altro descritto nel manuale del percorso.
Se invece vuoi usare la nostra intelligenza artificiale (GPT Olitec) e dialogare con lei puoi cliccare qui Avvia il GPT OLITEC
Arruolati
È il tuo momento. L’Italia ha bisogno di te.
Hai mai pensato di fare qualcosa di grande, che lasci un segno? Di mettere le tue capacità, la tua forza, la tua intelligenza e il tuo coraggio al servizio degli altri?
Arruolati oggi. Unisciti a chi ha scelto di non restare a guardare. Che tu sia uomo o donna, che tu venga da una grande città o da un piccolo paese, c’è un posto per te in una squadra che costruisce il futuro, protegge le vite, difende ciò che conta. Non è solo un lavoro. È una scelta di vita.
È l’inizio di un cammino che ti cambierà per sempre.