Forum

Benvenuti nel Forum della Fondazione Olitec. Questo spazio è stato creato per promuovere la trasparenza e facilitare la comunicazione tra la Fondazione Olitec e tutti coloro che desiderano entrare a far parte del nostro team, in particolare per il ruolo di Sales. Il nostro forum è uno strumento di dialogo aperto e costruttivo dove i candidati possono porre domande, condividere esperienze e ottenere risposte dirette sui vari aspetti del processo di selezione e sulle opportunità di carriera offerte dalla Fondazione.

All’interno del forum troverete topic dedicati ad argomenti specifici su cui potrete approfondire informazioni relative al ruolo, al processo di selezione e alla cultura aziendale della Fondazione Olitec. Inoltre, avrete la possibilità di caricare le vostre domande e consultare le risposte fornite ad altri quesiti posti dai candidati, creando così una rete di informazioni condivisa e trasparente.

Questo spazio è pensato anche per favorire la condivisione delle esperienze personali: potrete raccontare il vostro percorso e scoprire come altri candidati stanno affrontando questa opportunità. Vi invitiamo a partecipare attivamente, a rispettare gli altri membri della community e a mantenere un tono di dialogo collaborativo e positivo.

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I cadetti della Fondazione OLITEC: protagonisti del cambiamento attraverso il servizio alla comunità

Collalto Sabino, Assisi, Salsomaggiore, Brescia, i programmi di supporto alla cittadinanza

In un tempo storico segnato da una crescente frammentazione sociale e da un’idea di giovinezza spesso distorta o banalizzata, un gruppo di giovani si sta distinguendo per determinazione, spirito di servizio e volontà di lasciare un’impronta reale nella società. Sono i cadetti della Fondazione Olivetti Tecnologia e Ricerca – OLITEC, impegnati in un percorso formativo che unisce competenze tecniche avanzate nelle discipline BRIA (Bioinformatica, Realtà Immersiva, Intelligenza Artificiale) a una forte ispirazione civica. Ma è nella loro scelta di mettersi al servizio delle comunità locali che si manifesta con forza l’essenza più autentica del loro impegno.

Da nord a sud, nei diversi Comuni in cui hanno sede i centri operativi della Fondazione, questi giovani hanno espresso il desiderio di partecipare attivamente alla vita della collettività, mettendo a disposizione tempo, competenze e presenza fisica per rendere i territori più vivibili, ordinati e sicuri. Non si tratta di un compito imposto, né di un'esperienza imposta per adempiere a qualche obbligo curricolare. Al contrario, la loro è una scelta volontaria, maturata in un contesto educativo che promuove l’idea di cittadinanza come azione concreta, come dono di sé agli altri.

I cadetti offrono il proprio contributo in molteplici forme. Durante eventi pubblici, feste civiche, celebrazioni o manifestazioni culturali, si rendono disponibili come supporto logistico, aiutando nella preparazione degli spazi, nell’accoglienza del pubblico, nell’assistenza tecnica o nel presidio ordinato delle aree di svolgimento. Si tratta di un’opera silenziosa, spesso invisibile agli occhi di chi partecipa, ma fondamentale per la buona riuscita di ogni iniziativa pubblica.

Ma il loro impegno non si esaurisce con l’eccezionalità dell’evento. Anche nella quotidianità, i cadetti si rendono utili attraverso piccole ma preziose attività di cura degli spazi pubblici: pulizia e riordino di giardini, aree comuni, piazze e biblioteche, con lo spirito di chi riconosce il valore simbolico di ogni gesto e l’importanza educativa del prendersi cura, anche nel piccolo, del bene di tutti.

Particolarmente significativa è la loro disponibilità a collaborare con le unità di polizia locale in attività di vigilanza dissuasiva e presidio civico. I cadetti non sostituiscono, naturalmente, le forze dell’ordine, ma affiancano gli agenti in progetti condivisi di prevenzione e monitoraggio del territorio, soprattutto in prossimità di scuole, parchi pubblici, aree di aggregazione giovanile o zone particolarmente sensibili. La loro presenza, riconoscibile e rispettosa, funge da deterrente per comportamenti scorretti e contribuisce ad aumentare la percezione di sicurezza della cittadinanza.

Questo tipo di collaborazione ha già trovato esempi positivi in diverse realtà italiane, come dimostra l’iniziativa del Comune di Siena, che ha recentemente approvato un regolamento per l’introduzione dei volontari a supporto della polizia municipale, riconoscendo il valore di una cittadinanza attiva che si mette al fianco delle istituzioni per il bene comune (fonte: Corriere di Siena).

La scelta dei cadetti della Fondazione OLITEC, però, non è solo funzionale: è simbolica. È una dichiarazione pubblica di intenti. Un modo per dire: "noi ci siamo, vogliamo essere parte del cambiamento". E ciò che più colpisce è la lucidità con cui questi giovani percepiscono l’importanza di ciò che fanno. Non sono mossi da tornaconti personali, né da un bisogno di visibilità. Agiscono mossi da un ideale: restituire valore ai luoghi che li ospitano, restituire fiducia alle istituzioni, restituire senso alla parola “comunità”.

Questa esperienza, replicabile in qualunque territorio, dimostra che quando i giovani sono messi nelle condizioni di comprendere, scegliere e agire, sanno rispondere con intelligenza, con passione e con coraggio. L’azione dei cadetti non è un semplice progetto, è un metodo educativo incarnato, un esempio di coerenza tra sapere e fare, tra teoria e realtà.

I cadetti della Fondazione OLITEC sono dunque molto più di studenti: sono semi piantati in un terreno fragile, ma capace ancora di germogliare. E da quei semi, con il giusto nutrimento, potranno nascere alberi forti, capaci di dare ombra, ossigeno e speranza a chi verrà dopo di loro. In un Paese che ha disperato bisogno di visioni concrete e di giovani che scelgano di esserci, il loro gesto assume un valore che va ben oltre la cronaca.

È il segno tangibile di una generazione che non si rassegna, che sa vedere oltre l’indifferenza, e che ha deciso di costruire – giorno dopo giorno – la comunità in cui desidera vivere.