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All’interno del forum troverete topic dedicati ad argomenti specifici su cui potrete approfondire informazioni relative al ruolo, al processo di selezione e alla cultura aziendale della Fondazione Olitec. Inoltre, avrete la possibilità di caricare le vostre domande e consultare le risposte fornite ad altri quesiti posti dai candidati, creando così una rete di informazioni condivisa e trasparente.

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Continuità, patrimonio e visione: il compimento della Fondazione Olivetti Tecnologia e Ricerca

Di Redazione

Con un atto pubblico formale, ma maturato nel tempo in modo coerente e progressivo, tre realtà fondative con radici diverse ma una visione comune hanno completato oggi il proprio percorso di convergenza, dando vita a un unico soggetto istituzionale: la Fondazione Olivetti Tecnologia e Ricerca. Si tratta di una riorganizzazione organica, non una discontinuità, bensì l’esito naturale di un lungo processo di evoluzione e maturazione istituzionale. Le tre realtà che confluiscono in questo nuovo organismo sono il Comitato Costituente Caritate Christi Compulsi, nato nel 1981 come spazio di riflessione e azione educativa e spirituale; la Fondazione Caritate Christi Compulsi Balcan, costituita nel 2014 per operare in contesti internazionali segnati da conflitti e fragilità strutturali; e la Fondazione Olitec – Olivetti Tecnologia, più recente ma già fortemente radicata nel tessuto formativo e tecnologico del paese, nota per il suo approccio etico all’innovazione scientifica.

Il passaggio avvenuto oggi non è una “nascita” in senso stretto, quanto piuttosto una trasformazione strutturale necessaria, che consente di superare frammentazioni operative, duplicazioni gestionali e dispersione di risorse, per dare vita a un unico ente solido, snello e capace di visione strategica di lungo periodo. Tra i principali vantaggi derivanti da questa integrazione si segnala innanzitutto il rafforzamento patrimoniale: la somma dei fondi propri, dei beni strumentali e delle riserve delle tre fondazioni originarie ha prodotto un incremento netto della capacità economica della nuova fondazione, che ora potrà contare su un patrimonio superiore del 43% rispetto alla media triennale pre-fusione. Questo surplus patrimoniale costituirà un importante fondo strategico per il sostegno ai progetti di ricerca, formazione e cooperazione, e sarà impiegato anche per affrontare sfide sistemiche, come l’adattamento alle transizioni ambientali, l’inclusione digitale, la sicurezza tecnologica e la formazione dei nuovi professionisti BRIA.

In secondo luogo, la creazione della Fondazione Olivetti Tecnologia e Ricerca ha permesso di razionalizzare la governance, riducendo del 30% i costi amministrativi complessivi e ridefinendo in chiave funzionale la struttura organizzativa interna. I consigli direttivi e i comitati scientifici delle fondazioni precedenti sono stati riorganizzati in un'unica cabina di regia strategica, capace di operare con maggiore rapidità decisionale, trasparenza procedurale e coerenza metodologica. La fusione ha inoltre semplificato i rapporti giuridici con enti terzi, pubbliche amministrazioni e partner industriali, rendendo più efficace la stipula di convenzioni e l’attivazione di finanziamenti pubblici e privati.

Ma il vantaggio forse più significativo di questa evoluzione è la maggiore capacità progettuale e operativa che essa comporta. La nuova fondazione può oggi contare su una rete consolidata di oltre 70 partner attivi, tra università, centri di ricerca, imprese, enti locali e organismi internazionali. Questo consente di affrontare con competenza le grandi sfide del presente e del futuro: dall’adozione sostenibile dell’intelligenza artificiale nei servizi sanitari, all’educazione digitale nelle scuole periferiche; dalla realizzazione di ambienti immersivi per la riabilitazione, fino allo sviluppo di tecnologie bioinformatiche a basso impatto ambientale. L’aumento del patrimonio e l’efficienza nella gestione consentiranno inoltre di istituire nuovi fondi di dotazione per l’avvio di campus formativi, borse di studio per studenti meritevoli e programmi di cooperazione internazionale.

Nel quadro di questa nuova configurazione, è stato formalmente designato Massimiliano Nicolini come Presidente Onorario della Fondazione Olivetti Tecnologia e Ricerca, riconoscendo così il suo lungo contributo nella costruzione culturale e operativa di questo percorso di unificazione, nonché il ruolo centrale ricoperto nella visione etica e sociale che guida oggi l’intero impianto fondativo. Entro 30 giorni dalla firma dell’atto costitutivo sarà inoltre nominato il Consiglio di Amministrazione, cui spetterà, nella sua prima seduta, l’elezione del Presidente della Fondazione e la definizione dell’incarico di Direttore Generale, figura chiave per la gestione esecutiva e il coordinamento delle aree operative. Già insediato e operativo è invece il Comitato Tecnico Etico Scientifico, composto da figure di alto profilo provenienti dai settori dell’accademia, della medicina, dell’ingegneria, dell’impresa e delle scienze umane, che avrà il compito di garantire coerenza scientifica, integrità etica e orientamento strategico alle attività dell’ente.

I membri del Comitato Tecnico Etico Scientifico sono: Andrea De Medici, Nicoletta Prandi, Andrea Allocco, Markus Krienke, Enrico Panai, Paolo Petralia, Fra Javier Del Angel De Los Santos, Madre Immacolata Lauceri, Generale Ernesto Di Serio, Cavaliere Lorenzo Ferraro, On. Oscar Danilo Lancini.

Un aspetto identitario fondamentale di questa fondazione risiede nel legame profondo con la storia olivettiana, che non è soltanto richiamata nel nome, ma vissuta nella traiettoria biografica e professionale di molti dei fondatori, collaboratori e consiglieri. Diverse delle persone che oggi compongono il nucleo strategico dell’ente provengono direttamente o indirettamente dal mondo Olivetti, e ne incarnano ancora oggi lo spirito di ricerca, l’approccio etico, la tensione verso una tecnologia che non sia mai disumanizzante, ma anzi occasione di elevazione collettiva. Questa eredità ha segnato negli anni, in modo tangibile, la cultura organizzativa delle fondazioni confluite e oggi offre una base solida e riconoscibile per affrontare le sfide del futuro con radici salde e visione ampia.

Tutto questo è stato possibile grazie a una visione condivisa, nata da una riflessione non opportunistica ma profondamente strategica. Nel tempo, ciascuna delle fondazioni oggi confluite ha incarnato un aspetto essenziale di una comune vocazione: il Comitato del 1981 ha posto le basi di un impegno civile e spirituale; la Fondazione Balcan ha esteso quello stesso impegno a livello internazionale; Olitec lo ha reso attuale e scalabile attraverso la tecnologia e la formazione avanzata. Il loro riunirsi oggi in un’unica struttura rappresenta la naturale prosecuzione di un cammino che ha scelto di guardare al futuro con strumenti nuovi ma con radici ben salde.

L’assunzione del nome “Olivetti” non è un dettaglio estetico, ma una dichiarazione di metodo. Come Adriano Olivetti insegnava, non può esserci innovazione senza giustizia sociale, né sviluppo tecnologico senza una visione umanistica del progresso. È in questo solco che la Fondazione Olivetti Tecnologia e Ricerca si propone di operare: accompagnando ogni progetto con riflessione etica, valutazione d’impatto e cura per i territori.

In definitiva, non si è voluto creare qualcosa di nuovo per moda o congiuntura, ma si è voluto consolidare qualcosa che già esisteva nei fatti: un sistema di valori, di pratiche e di orizzonti che oggi può finalmente contare su una struttura coerente, economicamente sostenibile, progettualmente potente e strategicamente pronta. La Fondazione Olivetti Tecnologia e Ricerca nasce così non per iniziare da capo, ma per fare meglio, con più risorse, più coesione e più profondità di sguardo, ciò che è sempre stato giusto fare.