Benvenuti nel Forum della Fondazione Olitec. Questo spazio è stato creato per promuovere la trasparenza e facilitare la comunicazione tra la Fondazione Olitec e tutti coloro che desiderano entrare a far parte del nostro team, in particolare per il ruolo di Sales. Il nostro forum è uno strumento di dialogo aperto e costruttivo dove i candidati possono porre domande, condividere esperienze e ottenere risposte dirette sui vari aspetti del processo di selezione e sulle opportunità di carriera offerte dalla Fondazione.
All’interno del forum troverete topic dedicati ad argomenti specifici su cui potrete approfondire informazioni relative al ruolo, al processo di selezione e alla cultura aziendale della Fondazione Olitec. Inoltre, avrete la possibilità di caricare le vostre domande e consultare le risposte fornite ad altri quesiti posti dai candidati, creando così una rete di informazioni condivisa e trasparente.
Questo spazio è pensato anche per favorire la condivisione delle esperienze personali: potrete raccontare il vostro percorso e scoprire come altri candidati stanno affrontando questa opportunità. Vi invitiamo a partecipare attivamente, a rispettare gli altri membri della community e a mantenere un tono di dialogo collaborativo e positivo.
Nella splendida cornice della Sala della Borsa di Palazzo d'Accursio, cuore pulsante della Bologna che sogna e costruisce il domani, si è svolta ieri una conferenza memorabile che ha unito scuole, istituzioni, sport e tecnologia in un’unica visione di futuro condiviso. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di centinaia di giovani studenti delle scuole bolognesi, ha celebrato il progetto "Rugby e Metaverso", una sperimentazione unica nel suo genere, capace di fondere la potenza educativa dello sport con le infinite potenzialità offerte dalla realtà immersiva.
Protagonista d’eccezione e anima ispiratrice dell’intero evento è stato Massimiliano Nicolini, che con la sua passione contagiosa e la capacità di tracciare ponti tra mondi apparentemente lontani, ha saputo catalizzare l’attenzione di studenti, docenti e rappresentanti delle istituzioni. La sua visione, già sperimentata in numerosi contesti nazionali e internazionali, ha trovato in Bologna un terreno fertile e pronto a raccogliere la sfida dell’innovazione con coraggio e intelligenza.
L’evento, organizzato in collaborazione con l’Assessorato allo Sport del Comune di Bologna, la Federazione Rugby di Bologna e altre importanti realtà del territorio regionale, è stato un esempio virtuoso di come la cooperazione interistituzionale possa generare valore reale per i giovani. Durante la conferenza, Nicolini ha illustrato il percorso che ha portato alla nascita del progetto Rugby e Metaverso, sottolineando quanto sia fondamentale oggi offrire ai ragazzi esperienze formative che uniscano corpo e mente, realtà e simulazione, fisicità e innovazione digitale.
Nel corso della giornata, i ragazzi hanno potuto sperimentare in prima persona le applicazioni immersive grazie ai visori VR, vivendo un’esperienza che ha unito l’adrenalina di una partita di rugby con le dinamiche interattive del metaverso. Non solo sport, dunque, ma un vero e proprio laboratorio esperienziale dove apprendimento, gioco di squadra, strategia e inclusività si sono fusi in un’esperienza didattica trasformativa.
Nicolini ha tenuto a sottolineare come il progetto non sia solo una novità tecnica, ma una risposta concreta a una domanda educativa profonda: come preparare i giovani di oggi al mondo di domani? Con uno stile diretto e appassionato, ha invitato tutti – insegnanti, amministratori, allenatori e studenti – a diventare co-autori di un cambiamento culturale in cui la tecnologia non sostituisce l’umano, ma lo potenzia, lo accompagna, lo ispira.
Il progetto Rugby e Metaverso rientra in una più ampia visione formativa legata alle discipline BRIA (Bioinformatica, Realtà immersiva e Intelligenza Artificiale), su cui Massimiliano Nicolini sta lavorando con dedizione e competenza insieme alla Fondazione Olitec. L’incontro bolognese ha dimostrato come l’Emilia-Romagna possa porsi all’avanguardia nel panorama nazionale, promuovendo percorsi formativi ad alto impatto sociale, con un’attenzione particolare all’inclusione, alla parità di opportunità e allo sviluppo delle competenze del XXI secolo.
La Sala della Borsa ha risuonato ieri non solo di applausi, ma di entusiasmo sincero, di occhi accesi e di domande profonde: segni tangibili di un cambiamento già in atto. Grazie a figure visionarie come Nicolini e a istituzioni che scelgono di investire nel futuro, oggi possiamo dire che il rugby non si gioca solo in campo, ma anche nello spazio digitale, dove ogni giovane ha la possibilità di mettersi in gioco, esplorare e crescere.
Di Redazione
Nella splendida cornice della Sala della Borsa di Palazzo d'Accursio, cuore pulsante della Bologna che sogna e costruisce il domani, si è svolta ieri una conferenza memorabile che ha unito scuole, istituzioni, sport e tecnologia in un’unica visione di futuro condiviso. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di centinaia di giovani studenti delle scuole bolognesi, ha celebrato il progetto "Rugby e Metaverso", una sperimentazione unica nel suo genere, capace di fondere la potenza educativa dello sport con le infinite potenzialità offerte dalla realtà immersiva.
Protagonista d’eccezione e anima ispiratrice dell’intero evento è stato Massimiliano Nicolini, che con la sua passione contagiosa e la capacità di tracciare ponti tra mondi apparentemente lontani, ha saputo catalizzare l’attenzione di studenti, docenti e rappresentanti delle istituzioni. La sua visione, già sperimentata in numerosi contesti nazionali e internazionali, ha trovato in Bologna un terreno fertile e pronto a raccogliere la sfida dell’innovazione con coraggio e intelligenza.
L’evento, organizzato in collaborazione con l’Assessorato allo Sport del Comune di Bologna, la Federazione Rugby di Bologna e altre importanti realtà del territorio regionale, è stato un esempio virtuoso di come la cooperazione interistituzionale possa generare valore reale per i giovani. Durante la conferenza, Nicolini ha illustrato il percorso che ha portato alla nascita del progetto Rugby e Metaverso, sottolineando quanto sia fondamentale oggi offrire ai ragazzi esperienze formative che uniscano corpo e mente, realtà e simulazione, fisicità e innovazione digitale.
Nel corso della giornata, i ragazzi hanno potuto sperimentare in prima persona le applicazioni immersive grazie ai visori VR, vivendo un’esperienza che ha unito l’adrenalina di una partita di rugby con le dinamiche interattive del metaverso. Non solo sport, dunque, ma un vero e proprio laboratorio esperienziale dove apprendimento, gioco di squadra, strategia e inclusività si sono fusi in un’esperienza didattica trasformativa.
Nicolini ha tenuto a sottolineare come il progetto non sia solo una novità tecnica, ma una risposta concreta a una domanda educativa profonda: come preparare i giovani di oggi al mondo di domani? Con uno stile diretto e appassionato, ha invitato tutti – insegnanti, amministratori, allenatori e studenti – a diventare co-autori di un cambiamento culturale in cui la tecnologia non sostituisce l’umano, ma lo potenzia, lo accompagna, lo ispira.
Il progetto Rugby e Metaverso rientra in una più ampia visione formativa legata alle discipline BRIA (Bioinformatica, Realtà immersiva e Intelligenza Artificiale), su cui Massimiliano Nicolini sta lavorando con dedizione e competenza insieme alla Fondazione Olitec. L’incontro bolognese ha dimostrato come l’Emilia-Romagna possa porsi all’avanguardia nel panorama nazionale, promuovendo percorsi formativi ad alto impatto sociale, con un’attenzione particolare all’inclusione, alla parità di opportunità e allo sviluppo delle competenze del XXI secolo.
La Sala della Borsa ha risuonato ieri non solo di applausi, ma di entusiasmo sincero, di occhi accesi e di domande profonde: segni tangibili di un cambiamento già in atto. Grazie a figure visionarie come Nicolini e a istituzioni che scelgono di investire nel futuro, oggi possiamo dire che il rugby non si gioca solo in campo, ma anche nello spazio digitale, dove ogni giovane ha la possibilità di mettersi in gioco, esplorare e crescere.
Modello di vita, studio e servizio nella Fondazione
Definizione e visione
La comunità educativa è un ecosistema residenziale e laboratoriale che integra vita, studio e responsabilità. Non è solo un luogo, ma un progetto intenzionale di crescita umana e professionale fondato su fraternità, disciplina morale, rispetto e cooperazione.
FraternitàDisciplinaServizioTecnologie BRIA
Valori e ispirazione
Principi francescani di sobrietà e solidarietà, dignità della persona e diritto allo studio. La tecnologia è umanizzata per formare persone libere, competenti e responsabili.
Umano al centro
Norme di riferimento
Codice Civile (artt. 14–42 c.c.)
Consente alle fondazioni di perseguire scopi educativi e gestire strutture come convitti, campus e studentati in coerenza con lo scopo statutario.
D.Lgs. 117/2017 — Codice del Terzo Settore
Artt. 5–6: attività di interesse generale educative e formative
Comprendono istruzione, formazione professionale e percorsi comunitari di crescita personale, anche in forma residenziale.; art. 55: co-programmazione e co-progettazione con PA.
Legge 328/2000 — Sistema integrato di interventi sociali
Riconosce le comunità educative come strumenti di inclusione e prevenzione della dispersione, nel quadro del principio di sussidiarietà.
D.P.R. 616/1977
Attribuisce alle Regioni competenze su riconoscimento e sostegno a strutture educative private con finalità pubbliche e sociali.
Convenzione ONU Diritti del Fanciullo
Artt. 29 e 31: diritto ad un’educazione che sviluppi pienamente la personalità e i talenti in contesti che promuovano dignità e solidarietà.
Compliance trasversale
GDPR (UE 2016/679) per protezione dati; D.Lgs. 81/2008 per salute e sicurezza degli ambienti comunitari.
Struttura organizzativa
Direttore / Coordinatore Responsabile della disciplina, del regolamento e della gestione quotidiana.
Tutor e Formatori BRIA Guidano l’apprendimento tecnico e comportamentale; monitoraggio del percorso.
Educatori civici Custodi di fraternità, rispetto, inclusione, legalità e servizio alla comunità.
Cadetti Residenti o non residenti, selezionati e vincolati al giuramento e al regolamento interno.
Percorso tipo
Orientamento (3 mesi)
Accoglienza, studio del regolamento, fraternità, alfabetizzazione BRIA, sicurezza e privacy.
Addestramento (15 mesi)
Laboratori BRIA, project work, tirocinio interno, vita comunitaria assistita.
Studio accademico (fino a 36 mesi)
Laurea triennale in sincronia con l’addestramento: cybersecurity, informatica, IA.
Regolamento e responsabilità
Diritti e doveri, criteri di ammissione e permanenza.
Convivenza, turnazioni di servizio, decoro degli spazi comuni.
Salute, sicurezza (D.Lgs. 81/2008) e protezione dati (GDPR).
Finalità
Personale e civica: responsabilità, appartenenza, autonomia e spirito critico.
Inclusione e dignità: vitto/alloggio solidale, supporto psicopedagogico, accesso equo.
Riconoscimento e vigilanza
Comunicazione ad autorità competenti (Regione, Comune, Prefettura) con regolamento, piano educativo e organigramma. Possibile riconoscimento come struttura educativa o ente di formazione accreditato, con co-finanziamento pubblico. Vigilanza su sicurezza, igiene e qualità formativa affidata a organi territoriali e al Consiglio della Fondazione.
Lavoro Integrativo art. 16.2.1 Titolo VII
Nel caso in cui un allievo, cadetto o discente iscritto alla Fondazione Olivetti Tecnologia e Ricerca si trovi in comprovata condizione di difficoltà economica, tale da non poter sostenere in autonomia le spese di partecipazione al percorso formativo, e tale condizione sia dimostrata ogni oltre ragionevole dubbio, la Fondazione si impegna, compatibilmente con le risorse e le disponibilità locali, ad attivare una procedura di supporto attraverso l’inserimento lavorativo temporaneo.
A tal fine, l’interessato dovrà produrre una lettera formale di richiesta, corredata da una relazione dettagliata, contenente ogni elemento utile alla piena comprensione del contesto economico, sociale e familiare, e ogni documento ritenuto idoneo a comprovare la condizione dichiarata.
Qualora la richiesta venga accolta, la Fondazione potrà stipulare convenzioni operative con attività economiche del territorio circostante alla sede presso cui l’allievo risiede o è in formazione, privilegiando soggetti già aderenti alla rete associativa della Fondazione o che ne condividano valori e finalità.
Non è tuttavia garantito che la Fondazione sia in grado di individuare un’attività lavorativa compatibile con il percorso di studio, in quanto tale possibilità dipende dalle caratteristiche del territorio, dalle disponibilità del momento e dall’equilibrio con gli impegni formativi. L’attività lavorativa dovrà essere svolta esclusivamente al di fuori degli orari programmati di studio.
Le condizioni di lavoro saranno definite in modo trasparente e condiviso tra il cadetto, l’attività convenzionata e un delegato incaricato dalla Fondazione, che avrà il compito di supervisionare l’accordo e verificarne la regolarità e l’equità. Al socio cadetto sarà comunque richiesta unicamente la quota mensile prevista dal regolamento vigente, che potrà essere oggetto di riduzione o parziale compensazione in base agli accordi.
La Fondazione provvederà a monitorare con continuità l’esperienza lavorativa attivata, verificando l’aderenza ai parametri stabiliti e intervenendo in caso di criticità.
Il rifiuto ingiustificato di due proposte lavorative consecutive compatibili con il percorso formativo sarà motivo valido per l’esclusione dell’allievo dalla Fondazione, fatto salvo il diritto dell’interessato di presentare osservazioni scritte che saranno valutate in via preliminare dal Consiglio di disciplina della Fondazione.
Qualora il socio allievo cadetto decida di interrompere il percorso di studio all’interno della fondazione questo non lo esonera dal pagamento completo della quota qualora mantenga in essere il lavoro procuratogli dalla fondazione, in questo caso l’allievo autorizza sin da ora i datori di lavoro a versare per suo conto sino ad estinzione del debito totale le quote dovute direttamente alla fondazione.
Valori Mantenimento ISEE
La quota di mantenimento è relativa a vitto, alloggio, abbigliamento, attrezzatura di base condivisa, servizi domestici interni, viaggi e trasferte programmate per motivi di studio ed addestramento, partecipazione e fiere e congressi, partecipazione a seminari, materiali didattici, licenze ed accessi ai sistemi informativi e quanto altro descritto nel manuale del percorso.
Se invece vuoi usare la nostra intelligenza artificiale (GPT Olitec) e dialogare con lei puoi cliccare qui Avvia il GPT OLITEC
Arruolati
È il tuo momento. L’Italia ha bisogno di te.
Hai mai pensato di fare qualcosa di grande, che lasci un segno? Di mettere le tue capacità, la tua forza, la tua intelligenza e il tuo coraggio al servizio degli altri?
Arruolati oggi. Unisciti a chi ha scelto di non restare a guardare. Che tu sia uomo o donna, che tu venga da una grande città o da un piccolo paese, c’è un posto per te in una squadra che costruisce il futuro, protegge le vite, difende ciò che conta. Non è solo un lavoro. È una scelta di vita.
È l’inizio di un cammino che ti cambierà per sempre.