Fondazione Olitec: condivisione e dialogo al Circolo della Marina

Di Samina Sayeda

Il 6 dicembre al Circolo Ufficiale della Marina Militare “Caio Duilio” di Roma, la Fondazione Olitec ha vissuto un momento speciale, un pranzo di fraternità insieme ai membri del Comitato Tecnico Scientifico Etico e con i collaboratori che hanno accompagnato il lavoro della Fondazione nel corso del 2025. È stato molto più di una semplice occasione conviviale: si è trasformato in uno spazio di dialogo sincero, di confronto aperto e di costruzione di un clima di fiducia che rafforza lo spirito della comunità. Quando le persone si incontrano, si ascoltano e condividono la stessa visione, una fondazione prende vita davvero.

La giornata è stata resa ancora più significativa dall’annuncio dell’ingresso dell’ingegner Piera Levi‑Montalcini nel Comitato Tecnico Scientifico Etico. La sua autorevolezza nel mondo scientifico, unita a un profondo senso di responsabilità verso la società, rappresenta per la Fondazione un valore prezioso. La sua presenza illumina la missione della Fondazione in un momento storico in cui la tecnologia necessita più che mai di essere guidata da criteri etici e da una visione umana e responsabile.

All’incontro ha partecipato, tra gli altri, anche Alessandro Alcibiade, ufficiale della Marina Militare, la cui carriera e il cui impegno istituzionale testimoniano il legame tra servizio, dedizione e valori di responsabilità. La sua presenza ha dato ulteriore valore all’iniziativa, sottolineando la convergenza tra rigore, disciplina e apertura verso progetti di innovazione sociale e scientifica.

Madre Immacolata Lauceri ha portato uno sguardo spirituale e di comunità, offrendo un contributo di riflessione etica importante. Lorenzo Ferraro, Cavaliere di San Martino, ha rappresentato la voce della partecipazione civile e dell’impegno per il bene comune. Generale Ernesto Di Serio, in rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri, ha ricordato l’importanza del senso dello Stato, dell’onore e della giustizia sociale. Infine, Enrico Panai, con il suo legame al mondo industriale e tecnologico, ha offerto una prospettiva concreta sul rapporto tra innovazione e società.

Erano presenti inoltre altri collaborati e sostenitori della Fondazione, provenienti dai settori della ricerca, dell’industria e della società civile, tutti uniti dalla stessa missione di dialogo, collaborazione e responsabilità verso il futuro della comunità.

La presenza di queste differenti sensibilità istituzionali, spirituali, civili, scientifiche e tecnologiche ha mostrato ancora una volta quanto sia fondamentale unire competenze e valori diversi. Il messaggio che è emerso con chiarezza è che al centro del lavoro della Fondazione Olitec devono restare le persone, la tutela dei giovani, il futuro del Paese e la responsabilità che accompagna ogni scelta scientifica.

È stata una giornata semplice ma profondamente significativa, che ha lasciato un forte senso di unità e di direzione. In un mondo che spesso corre veloce, ritrovarsi insieme attorno a un tavolo vuol dire riaffermare che la scienza e l’innovazione devono servire la comunità, non separarsi da essa. Il percorso è lungo, ma la strada è più solida quando la si affronta insieme, passo dopo passo.


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